NUORO. "Il comandante Fusco da solo non basta. La Sardegna penitenziaria è allo sbando più totale".
L'accusa arriva dal sindacato Uilpa Sardegna in seguito all'evasione del boss Marco Raduano e all'arrivo del nuovo comandante Amerigo Fusco (QUI LA NOTIZIA).
"Senza un'organizzazione efficiente non è difficile prevedere altre situazioni critiche. A nostro avviso è sbagliato credere che l’invio di un dirigente rappresenti la panacea di tutti i mali che affliggono la Sardegna Penitenziaria. Il Comandante Amerigo Fusco è noto per la sua grande capacità di leadership, è un grandissimo motivatore ed ha una caratteristica che a nostro avviso dovrebbero avere tutti i comandanti della Polizia Penitenziaria.
Ha iniziato la sua carriera partendo dai ruoli esecutivi per tagliare meritatamente tutti i traguardi per diventare Dirigente. Dimostra in ogni occasione, non solo a parole, di saper valorizzare i poliziotti che gestisce e dimostra di sentirsi un “ Poliziotto” come gli uomini che gestisce, anche le sue doti umane sono proporzionali alle sue capacità professionali. Ma se dicessimo che questa assegnazione temporanea, anche se di primissimo livello, possa bastare per risollevare il sistema penitenziario sardo saremmo quantomeno ipocriti.
La situazione è tragica: da tempo denunciamo le carenze organiche in tutti i ruoli, in Sardegna le piante organiche previste (che abbiamo sempre ritenuto errate in difetto) subiscono una carenza di 500 Poliziotti, 3 direttori titolari devono gestire 10 Istituti, e due direttori raggiungono l’isola saltuariamente inviati da altri Istituti della Penisola. L’organizzazione del lavoro (che determina anche la sicurezza degli istituti) è inadeguata in tutte le sedi, gli strumenti di sicurezza spesso non sono funzionanti, ed il caso dell’Istituto di Nuoro ne è un emblema", si legge.
"Il personale vive una sensazione di abbandono. Dai palazzi romani oltre a limitarsi ad inviare un ispezione per i fatti di Nuoro perché non si interrogano sul fatto che un Istituto come Sassari dove sono presenti detenuti al 41 bis, sta reggendo senza un Direttore e senza un Comandante sulle spalle degli Agenti che devono fare salti mortali per garantire le attività? Come si può pretendere che l’Istituto di Tempio, dove sono presenti detenuti appartenenti al circuito alta sicurezza sia privo di un Direttore?
Come si può ignorare che nell’Istituto di Oristano dove sono presenti detenuti appartenenti al circuito “Alta sicurezza” ci siano anomalie strutturali che farebbero venire i brividi a qualsiasi organizzazione degna di questo nome? A nostro avviso un Ispezione dovrebbe essere esperita anche e soprattutto nei confronti del Dipartimento che, nonostante le varie denunce sulla grave situazione della Sardegna, continua ed ignorare il problema.
Non esistono in altre regioni Istituti di primo livello senza la presenza contemporanea di un Comandante e di un Direttore non è difficile definire la situazione in Sardegna grave, pericolosa e vergognosa.
Tutto questo viene reso ancora più grave dall’operato di alcuni Direttori presenti che continuano a negare i diritti del personale dando la sensazione che in alcuni Istituti vige una sorta di anarchia gestionale. Infine sembra quasi che non ci siano più criteri logici nemmeno nelle assegnazioni dei detenuti nei vari Istituti: i detenuti psichiatrici vengono inviati negli Istituti privi di un medico nelle 24 ore e di uno psichiatra, le colonie penali che invece dovrebbero funzionare a pieno regime sono sottodimensionate, il Provveditore non convoca le organizzazione sindacali da mesi ormai, ed il Dipartimento si ostina a non inviare un nuovo Provveditore, è letteralmente un sistema da rifondare immediatamente. Sino a quando non ci sarà una vera riorganizzazione con il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori , quando si verificheranno altri fatti gravi, tutti continueranno in maniera ipocrita a cadere dalle nuvole".
- Redazione