CAGLIARI. Tre giorni di occupazione per chiedere un nuovo modello di scuola. Così gli studenti del liceo Euclide di Cagliari hanno deciso di alzare la voce contro le politiche scolastiche nazionali. La protesta è iniziata questa mattina dopo un sit-in davanti alla sede centrale della scuola durante il quale sono state messe in chiaro le rivendicazioni da portare avanti: su tutte la questione della rappresentanza per avere più voce in capitolo nelle decisioni che riguardano la vita degli studenti.
"Il tema della rappresentanza e partecipazione - afferma il rappresentante d'istituto Michele Pintus - è fondamentale e dall'entrata in carica del nuovo governo e del nuovo ministro ci sentiamo sempre più oppressi. Vogliamo tornare a farci sentire per riprenderci i nostri spazi di discussione. La politica continua ad imporci un modello di scuola che non ci rappresenta, basato sul merito e sulla competitività. Siamo stanchi, tutto questo è inaccettabile".
Non un’occupazione come le altre, le lezioni non verranno ostacolate ma chi vorrà potrà prendere parte alle attività alternative che si svolgeranno anche la sera. Riunioni e discussioni, dicono studenti e studentesse, saranno aperte anche a professori e a chi lavora a scuola. "La nostra intenzione è quella di rendere partecipe ogni persona che frequenta la scuola. Il nostro obiettivo - prosegue - è quello di costruire dei tavoli di lavoro e di discussione per andare a formare un documento che andremo a discutere in Consiglio d'Istituto e che rappresenterà una rinascita culturale partecipativa e rappresentativa per l'Euclide".