CAGLIARI. Anche la Regione Sardegna partecipa alla Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP27, che si tiene in questi giorni presso l’International Convention Centre (SHICC) di Sharm el-Sheikh, in Egitto, al quale partecipano i leader del pianeta.
“Il summit sul clima è una tappa importante nella lotta ai cambiamenti climatici. Il pianeta ci manda dei segnali allarmanti e tutti noi dobbiamo fare la nostra parte per evitare la crisi globale. La Sardegna non è esente da questo processo. In 40 anni la nostra terra ha perso oltre 100 km di costa. L’isola risentirà sempre più degli effetti del cambiamento climatico. La Regione ha già adottato una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, riconosciuta a livello nazionale. Gli interventi sono attuati in sinergia con gli Enti Locali e sono rivolti a contrastare il fenomeno dell’erosione costiera, quello degli incendi, e del dissesto idrogeologico, attraverso il potenziamento degli strumenti disponibili e delle strutture tecniche. Puntiamo su un modello di sviluppo sostenibile che promuova le fonti rinnovabili e il risparmio energetico per abbattere le emissioni di anidride carbonica, e su un programma di bonifiche per valorizzare e tutelare il nostro paesaggio”. Così il presidente, Christian Solinas, ha commentato la partecipazione della Regione alla COP27.
In rappresentanza della Giunta regionale è intervenuta l’assessore dell’Industria con delega all’energia, Anita Pili. “È compito della politica costruire le strategie necessarie per costruire un futuro resiliente ai cambiamenti climatici - ha sottolineato l’esponente dell’esecutivo Solinas, anche in qualità di Presidente della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, prendendo parte ad un evento organizzato dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente e dalla Regione Lombardia, dal titolo “Downscaling Climate Change Adaptation policies at regional and local level”. Focus del dibattito, un confronto internazionale tra governi regionali sulle politiche e iniziative di adattamento ai cambiamenti climatici più recenti e innovative. La Sardegna - ha detto Anita Pili - già da tempo sta mettendo in campo tutti gli strumenti necessari ad attuare quelle buone pratiche di interazione tra enti locali, comunità scientifica, imprenditoriale e società civile, finalizzate a garantire una maggiore efficacia delle politiche di adattamento”. Nel discutere le opportunità e criticità delle azioni necessarie alla lotta ai cambiamenti climatici, l’assessore ha ricordato la recente Legge sull’energia e le disposizioni in materia di comunità energetiche, reddito energetico, mobilità sostenibile e Smart grid, attuate dalla Giunta regionale. “Promuoviamo le energie rinnovabili - ha ribadito Pili - e perseguiamo gli obiettivi europei in materia energetica, a partire dalle politiche di sviluppo orientate all’azzeramento dei combustibili fossili climalteranti. Come Regione Sardegna stiamo mettendo in campo tutte quelle attività volte a costruire politiche strategiche che siano innovative e resilienti in ambito energetico e che consentano, quindi, anche di raggiungere gli obbiettivi di adattamento ai cambiamenti climatici”.
Presente anche la Direzione Generale della Protezione Civile, che ha partecipato ad un Side Event organizzato all’interno della COP27, dal titolo “Prevenzione e gestione degli incendi boschivi nel Mediterraneo e ripristino delle aree percorse dal fuoco”, che si è tenuto all’interno del Padiglione Israele e organizzato dalla Ong Keren Kayemeth LeIsrael – Jewish National Fund (KKL – JNF). La Direzione Generale è stata invitata in qualità di speaker in considerazione della sua forte esperienza in materia di incendi, per questo il suo intervento si è focalizzato sulla gestione degli incendi boschivi nell’isola, prendendo come caso di studio l’area del Montiferru, devastata dal terribile incendio dell’estate 2021. Per descrivere gli eventi che hanno caratterizzato l’incendio dell’area del Montiferru si è partiti dall'illustrazione della previsione di alte temperature, causate da una risalita di masse di aria calda dal Nord Africa, che portò in Sardegna temperature oltre i 40° per diversi giorni, così come già previsto anche dal Centro Funzionale Decentrato, negli avvisi di condizioni meteorologiche avverse di quei giorni. La presentazione della Direzione ha poi dato spazio ai dati che caratterizzarono quelle giornate, durante le quali ci fu un’imponente mobilitazione di tutto il sistema di protezione civile. Infatti, oltre a volontari, Vigili del Fuoco, Compagnia Barracellare e personale di Forestas e CFVA, furono tantissimi i mezzi aerei impegnati nella lotta al fuoco e allo stesso tempo nel mettere in sicurezza la popolazione. La tragicità dell’evento, e le drammatiche conseguenze, hanno poi portato la Giunta Regionale a rafforzare, ancora di più, le azioni di prevenzione e di mitigazione, uniche armi veramente efficaci contro i danni da incendio.
La Regione ha partecipato alla “COP27” anche con il programma di cooperazione ENI CBC “Bacino del Mediterraneo”. In qualità di Autorità di Gestione del programma per l’Italia, la Regione Sardegna era presente all’interno del “Padiglione Mediterraneo”, il primo nel suo genere ad essere implementato nella storia della Conferenza, situato nella ‘Blue Zone’ della COP27, sede dei negoziati sul clima. La partecipazione alla Conferenza mondiale sul Clima è stata un’importante occasione per la Sardegna per condividere con la comunità internazionale alcune delle soluzioni innovative sviluppate all’interno dei progetti finanziati dal programma di cooperazione, quali quelle finalizzate a contrastare la crisi idrica, ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive o gestire meglio i rifiuti marini. In particolare la Regione Sardegna ha guidato tre eventi: “Accelerare la transizione verde nel Mediterraneo: riflettori sulle opportunità di finanziamento”, “Affrontare la crisi idrica nel Mediterraneo aumentando l’utilizzo delle risorse idriche non convenzionali”, “Accompagnare le imprese e le PMI verso un futuro verde”.
- Redazione