VILLASIMIUS. Tutto in regola, di sicuro. E anche tutto allestito all'insegna dello sfruttamento economico del litorale, in nome del turismo. Ma è un'immagine che fa comunque discutere quella pubblicata su Facebook dal fotografo Dietrich Steinmetz.
È scattata dall'alto e ritrae la spiaggia di Simius, l'arenile del paese perla del sud-est della Sardegna: ci sono decine e decine di ombrelloni schierati ordinatamente, all'interno dei confini delle concessioni. E poca, pochissima spiaggia libera.
Una distribuzione alla quale i sardi non sono abituati: l'Isola vanta 1200 chilometri di costa e ha un tasso di arenili con accesso non vincolato come nessuna altra regione d'Italia.
Se a uno non piacciono gli stabilimenti vada altrove, si dirà. Ma comunque quelle lingue di sabbia "libere" vengono definite "sacche di resistenza". E il dibattito si accende.