CAGLIARI. C'è un cantiere, adesso. Con cumuli di pietre e ruspe in movimento. Dove prima si poteva ammirare la bellezza della spiaggetta di Sant'Elia, che ora non c'è più. Un angolo di Cagliari sconosciuto ai più, cancellato per fare posto all'infrastruttura comunale che ospiterà gli attracchi per le barche dei pescatori. Il progresso che elimina la storia.
A riflettere amaramente sulla vicenda è il regista cagliaritano Enrico Pau.
"La meravigliosa piccola spiaggia di sabbia bianchissima di Sant’Elia è scomparsa per sempre, cancellata. È nato un porticciolo che servirà ne sono sicuro, ma la domanda è semplice: potevate spostare il porto di cento metri invece di cancellare uno dei luoghi più cagliaritani e poetici di questa città che ogni giorno perde un pezzo della sua anima?
Non so neanche a quando risalga questo progetto, ma sulla trasformazione di Cagliari certe volte è difficile capire in cosa differiscano le idee delle varie giunte che ci hanno governato in questi ultimi anni. Per fortuna almeno qualche immagine di come era questo luogo sono riuscito a fissarla in alcuni miei corti, a futura memoria.
Però ora mi fa male rivedere queste immagini, provo solo un sincero e profondo dolore. I cagliaritani hanno accettato tutti i cambiamenti profondi della città dal dopoguerra, compresa anche la spiaggia sacra, i casotti, i tram, il mercato del Largo, salvo struggersi poi sulle foto d’epoca ricordando come tutto era più bello prima. In passato solo alcune voci si sono alzate con coraggio per provare a far riflettere la politica, voglio ricordare per affetto quella di Aquilino Cannas e quella di Giorgio Todde".