In Sardegna

Emorragia post-partum, il team del Policlinico di Monserrato in prima linea

Emorragia-post-partum

CAGLIARI. Ogni anno circa 14 milioni di donne in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, soffrono di emorragia post partum (EPP). L’Azienda ospedaliero Universitaria di Cagliari è da sempre in prima linea per prevenzione e trattamento di questa patologia e per questo ha partecipato al convegno MACRON 2022 alla luce delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

L’evento organizzato dagli esperti in management, criticità ostetrico neonatali dell’ospedale Gaslini di Genova ha coinvolto diverse strutture ospedaliere, tra cui il Policlinico Duilio Casula.

Il team multidisciplinare e multiprofessionale del Duilio Casula, composto da membri della Ginecologia e Ostetricia, Emergenze ostetrico-ginecologiche, Analgesia ostetrico-ginecologica, del Centro per la procreazione assistita e dal risk manager, si è esercitato in sala parto con simulazioni a bassa, media ed alta fedeltà, per consolidare skill, team work e clinical governance.

L’emorragia post partum si manifesta con la perdita di 500 ml o più di sangue entro le 24 ore dal parto e interessa circa il 5% delle donne che partoriscono in tutto il mondo. Se la perdita di sangue è severa, ovvero supera i 1000 ml, può portare al decesso. Gli scenari di simulazione ad alta fedeltà vengono costruiti ad hoc, sulla base delle risorse strutturali, umane ed organizzative di ogni singolo punto nascita e sulla base di specifici bisogni formativi, per promuovere il dialogo, la collaborazione e la promozione di percorsi assistenziali standardizzati.

Il corso, inoltre, prevedeva due percorsi paralleli e complementari per clinici e risk manager al fine di implementare e consolidare conoscenze e competenze, entrambi basati sulla simulazione e gestione di casi. L’equipe multidisciplinare ha fatto pratica nella gestione assistenziale ed organizzativa, mediante approcci strutturati e condivisi, per ridurre il rischio clinico ed aumentare la sicurezza assistenziale.

L’evento ha previsto una cena sociale dove si è svolto un gioco di ruolo, sulla falsa riga del format “Cena con delitto” dove le squadre hanno sperimentato, in una veste del tutto inedita, una nuova modalità per realizzare un “incident reporting”, attraverso la valutazione di un caso clinico con la scheda di valutazione di criteri definiti (CRM) per individuare i punti critici nella gestione assistenziale e organizzativa del caso.