NUORO. Strade del Nuorese "blindate" da massicci posti di blocco dei carabinieri, impegnati in una vasta attività di prevenzione e repressione della guida in stato di ebrezza. E i nuoresi si sono organizzati: dopo mezz'ora dall'arrivo delle pattuglie iniziavano a transitare solo auto guidate da donne, con accanto il compagno o marito in genere con un bel po' di alcol nel sangue. Il passaparola sulle chat, con la segnalazione della presenza dei controlli, ha fatto la sua parte: attività deprecabile, commentano i militari dell'Arma, ma almeno gli sbronzi sono stati costretti a non mettersi al volante.
È un bilancio dai numeri importanti quello stilato dai carabinieri del Nuorese per le attività nelle ultime settimane:, si è mosso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro, in un'operazione di controllo a tappeto sul territorio di tutta la provincia, nel corso della quale sono state sottoposte a verifica 3036 vetture e controllate 4189 persone, anche con l’ausilio dell’etilometro; 98 le infrazioni al codice della strada contestate per varie infrazioni; 302 conducenti sono stati controllati tramite precursore; 25 patenti di guida sono state ritirate e 21 persone sono state sanzionate per guida in stato di ebbrezza alcolica (di cui 18 denunciate all’autorità giudiziaria per aver superato il limite di 0,80 g/l). Inoltre, 2 veicoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per la successiva confisca, in quanto i trasgressori, alla guida di veicolo di proprietà, sono stati sorpresi con tasso alcolemico addirittura ben al disopra di 2,0 g/l (si ricorda che il limite di legge è 0,5 g/l. Superati però gli 0,8 g/l, la violazione è penale e oltre gli 1,5 g/l è prevista la confisca del mezzo).
In totale sono state contestate sanzioni per complessivi euro 19.097, pari a 372 punti patente. Inoltre, un conducente sanzionato per guida in stato di ebbrezza è stato altresì deferito in stato di libertà all’A.G. per porto ingiustificato di arma da taglio (art.4 della Legge 110/1975), per essere stato trovato in possesso di un coltello di genere proibito della lunghezza di 25 centimetri.
In campo c'erano 1943 militari e 983 mezzi, che hanno allestito 18 posti di blocco di almeno due ore ciascuno nelle principiali arterie provinciali, composti da almeno 7/8 militari, che hanno consentito un filtraggio “totale” di tutte le vetture trovatesi a transitare nel tratto di strada interessato. "L’efficacia di tale sistema", è spiegato in una nota, " è stato riscontrato su due fronti, sia su quello della repressione (in quanto ha permesso il controllo di tutti i veicoli in transito, e non a campione come nei consueti “posti di controllo”), sia su quello della prevenzione. Su quest’ultimo punto, singolare la circostanza che, in maniera omogenea in ogni località della provincia, nell’arco di circa mezz’ora dall’inizio dei posti di blocco, iniziavano a transitare autovetture guidate solo da donne, con il proprietario del mezzo (generalmente marito/compagno in evidente stato di ebbrezza), trasportato quale passeggero, segno evidente che, con l’utilizzo dei social network e sistemi di messaggistica istantanea, tra gli utenti della strada si spargeva la voce a macchia d’olio dei controlli in atto: pratica deprecabile ma che, ai fini della prevenzione (è bene ricordare, obiettivo principale dei servizi), in questo caso si è dimostrata un valido supporto".
Oltre all’impegno dell’Arma dei Carabinieri, i cui controlli continueranno giornalmente per tutto il periodo delle prossime festività e verranno intensificati in particolare durante i fine settimana, si ribadisce l’importanza della sensibilizzazione sul tema e dell’imprescindibile collaborazione interistituzionale, attuata soprattutto con conferenze nelle scuole in favore delle fasce giovanili, affinché si diffonda la consapevolezza del disvalore di questo malcostume e venga quindi definitivamente abbandonato.