In Sardegna

Legambiente, in Sardegna le coste meno urbanizzate d'Italia: ecco i dati

Coste-Sardegna-urbanizzazione

CAGLIARI. Le coste della Sardegna sono le meno urbanizzate d'Italia. A confermarlo è il volume "Vista Mare", pubblicato da Legambiente e presentato ieri a Roma, che presenta un'accurata e documentata ricerca sulla trasformazione dei paesaggi costieri italiani e offre l’occasione di una riflessione sullo stato di salute delle coste della nostra Isola. La Sardegna risulta, nel dossier, la regione più virtuosa anche in materia di consumo di suolo. Un vero successo per l'Isola, che gratifica i sardi, come conferma l'assessore dell'Urbanistica Cristiano Erriu: "Il valore dello studio, firmato da Edoardo Zanchini e Michele Manigrasso, consiste nel superamento delle valutazioni approssimative e sentimentali, sostituite dall’approccio oggettivo e dall’esame diretto di ogni chilometro della costa nazionale”. E sottolinea: “I risultati gratificano la Sardegna e, al di là di affermazioni allarmistiche non sostenute dall’oggettività dei dati, la collocano al primo posto per sviluppo di costa non urbanizzata, insieme alla Basilicata, con una percentuale del 73%, di cui solo l’1% perso tra il 1988 e il 2012, contro una media nazionale del 49%, di cui una parte importante trasformata nel periodo 1988-2012”.

Uno studio importante anche per le indicazioni verso nuove forme di turismo sostenibile."Tra gli esempi virtuosi riportati - precisa Erriu - grande spazio è riservato al comune sardo di Posada, tra i primi a dotarsi di un PUC adeguato al Piano Paesaggistico Regionale ma, allo stesso tempo, come ben sottolineato nel volume, senza congelarne lo sviluppo, anche in termini edificatori affrontati con modalità innovative di sostenibilità ambientale".

“L’occasione – conclude l’assessore Erriu – mi offre la possibilità di ricordare, con la stessa logica di affidamento ai dati oggettivi, che la Sardegna offre un esempio virtuoso anche in materia di consumo di suolo, collocata dalle statistiche ISPRA rispettivamente al terz’ultimo posto in percentuale per consumo sull’intero territorio e all’ultimo per consumo sulla fascia 0-10.000 metri”.