CAGLIARI. Venticinque proposte nella prima fase di selezione, di cui tre che passeranno alla seconda. Si è conclusa la prima fase di selezione dei candidati per progettare il nuovo Sant’Elia. Negli ultimi mesi il Cagliari ha analizzato le proposte arrivate da studi nazionali e internazionali. "Dopo un’accurata e attenta analisi – si legge nella nota diramata dal club rossoblù – il club ha individuato, nel rispetto dei tempi preannunciati, tre studi di progettazione che dovranno ora proporre il proprio innovativo concept design della nuova Casa del tifo rossoblù. I tre gruppi che parteciperanno alla seconda fase di selezione sono: J+S con One Works, Sportium e Tractebel”.
Intanto il Sant'Elia è un cantiere abbandonato
Nello specifico, J+S e One Works, società di progettazione e consulenza, si avvalgono della collaborazione degli architetti portoghesi Gonçalo Byrne e João Nunes (già presente in città con il progetto del Parco degli Anelli), di Deerns e dello studio Majowiecki. Sportium, società consortile, ha come soci Progetto Cmr, Ideas, B&L e David Manica, architetto statunitense specializzato nella progettazione di stadi e arene. Tractebel, società di ingegneria della multinazionale Engie, ha come partner lo studio di architettura polacco JSK Architekci, che ha contribuito a elaborare il progetto preliminare del nuovo impianto. “Si apre ora una seconda fase – continua il comunicato del club di via Mameli – nella quale ai progettisti selezionati verrà chiesto di presentare (entro il 12 febbraio 2018) una proposta di concept dello stadio, coerente con le linee guida stabilite dal club. Nel corso delle settimane successive, sulla base dell’analisi dei progetti presentati, verrà assegnato l’incarico definitivo. Il Cagliari Calcio coinvolgerà i suoi tifosi e le istituzioni nel processo di scelta finale”.