In Sardegna

"Stop alla mega discarica o denunciamo": ultimatum dei comitati di Villacidro

Discarica-Villacidro-Incendio

VILLACIDRO. No al terzo modulo della discarica di Villacidro. I comitati NoMegadiscarica e Assemblea Permanente tornano alla carica contro il consorzio incaricato di realizzare l’ampliamento della discarica comunale. Un progetto che – andando contro la delibera di sospensione adottata dal Consiglio comunale villacidrese il 29 novembre dello scorso anno – si configurerebbe non solo come violazione di legge ma anche come eccesso di potere.

Se il consorzio non provvederà a congelare le procedure di costruzione del terzo modulo – scrivono i comitati in una lettera-ultimatum inviata per conoscenza anche alla procura di Cagliari, alla Regione, alla Corte dei Conti e al Comune di Villacidro – le associazioni trascineranno l’ente davanti al giudice.

Ecco il testo integrale:

"A latere della richiesta di ulteriore incontro per la prosecuzione del lavoro di ricerca di soluzioni alternative per la gestione e il trattamento dei rifiuti a Villacidro, la presente per rammentare, qualora fosse necessario, quanto già comunicato con la nota precedente inviata il 4 novembre scorso, che testualmente riportava “si ricorda che il 29 novembre 2016 il Consiglio Comunale di Villacidro ha approvato (….) una Deliberazione (n.45) di sospensione sine die del progetto di realizzazione del terzo modulo. (…) Mai annullata né revocata da altro atto dell’organo consiliare e che ad oggi è l’unico atto cui il Consorzio deve rifarsi rispetto alla procedure in itinere, autorizzate da una delibera di Giunta del 2011 e annullate de facto da quella consiliare del 2016. Si ricorda infatti che la discarica ricade unicamente sul territorio di Villacidro, su cui il Consiglio Comunale è sovrano”.

Si ricorda che la Deliberazione disponeva che il Consorzio assumesse gli atti conseguenti al deliberato.

Ciò detto si intima il Consorzio ad agire secondo la legge ricordando ancora che con la Deliberazione del 29 novembre sono stati resi inefficaci i provvedimenti amministrativi adottati precedentemente,che siano in contrasto con il dispositivo della Deliberazione suddetta, e nulli tutti gli atti adottati successivamente.

Ciò significa che il Consorzio, nel caso in cui stesse proseguendo nel procedimento suddetto, si starebbe ponendo in aperta violazione delle norme e starebbe adottando atti gravemente viziati ponendosi nella posizione di dover rispondere di eccesso di potere, violazione di legge e di incompetenza assoluta formale e di merito.

Pertanto si chiede che il Consorzio adotti un formale provvedimento di annullamento in autotutela per il procedimento di cui sopra, trasmettendolo alle scriventi organizzazioni entro il 20 dicembre prossimo, termine ultimo dopo il quale, in assenza di detto provvedimento di annullamento, ci si attiverà per adire le vie legali impugnando ogni atto prodotto e denunciando il grave comportamento del Consorzio che agisce contro quanto stabilito dal Consiglio Comunale, e nella fattispecie esercitando “un’attribuzione che è riservata ad un amministrazione diversa” (Cerulli, Irelli, Bassi). Nel caso specifico, poi, sarebbe ancora più grave perché il Consorzio non solo agisce al posto del Comune di Villacidro, ma disattende volontariamente a quanto disposto dall’unico organo del comune, Il Consiglio, che ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni, ha competenze per i seguenti atti fondamentali: pianificazione territoriale (art. 42, comma 2, lett. B) e indirizzi da osservare da parte di aziende pubbliche o dipendenti sottoposte a vigilanza (art. 42, comma 2, lett. G).

Altresì, le scriventi organizzazioni chiederanno i danni causati dal grave perpetuarsi di una situazione illegittima, di cui per quanto attiene agli aspetti legati a comportamenti illeciti e ai conseguenti danni erariali derivanti, rimandano alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti a cui la presente è indirizzata per quanto di competenza".