In Sardegna

Immondezzaio fuori e un solo bagno per agenti dentro: Monastir, ecco il centro migranti

Immondizia

MONASTIR. Decine di sacchi dell’immondizia non differenziata lasciati all’ingresso, alla mercé di cani, gatti e, soprattutto, topi. Un solo bagno a disposizione, senza distinzione tra uomini e donne, costretti in autonomia a fare le pulizie. In più, come se non bastasse, con l’arrivo dei primi freddi si è guastato anche il climatizzatore, con la guardiola senza riscaldamento. È la situazione in cui versa l’ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir, riconvertita in centro di accoglienza temporanea per migranti.

Bagno

A denunciare la situazione è il sindacato autonomo di polizia, tramite il segretario provinciale Luca Agati. “Abbiamo scritto al questore Pierluigi D’Angelo - spiega Agati - per risolvere la questione. Non sono passati nemmeno due mesi dal nostro precedente intervento e l’immondizia ammassata in terra è tornata a far bella mostra. Hanno raccolto ciò che era differenziato nei bidoni, tutto il resto è rimasto abbandonato in terra esposto alle visite di animali randagi e ratti, a pochi metri dall’ufficio di vigilanza dove lavorano i poliziotti. Una situazione indegna, alla quale si sommano altri gravi problemi all’interno della struttura come le scarse pulizie, la presenza di un solo bagno utilizzabile da uomini e donne indifferentemente ed il sistema di riscaldamento non funzionante. Abbiamo scritto una nota al questore, chiedendo un definitivo ed immediato intervento, è impensabile che i colleghi siano costretti a lavorare in queste condizioni”.