CAGLIARI. "Le civiltà e il Mediterraneo". Si chiama così la grande mostra promossa dall'assessorato regionale del turismo, che rilancia il turismo culturale come elemento strategico nelle politiche per le nuove stagionalità. Un evento che riporti al centro del contesto mediterraneo la Sardegna e il suo patrimonio archeologico: è questo, per l’assessora del Turismo Barbara Argiolas, uno dei principali risultati raggiunti dalla due giorni promossa dall’assessorato che ieri, con un convegno alla Manifattura Tabacchi di Cagliari al quale ha partecipato anche il presidente Pigliaru, e oggi, con due visite al complesso nuragico di Barumini e al Museo archeologico di Cagliari, ha messo a confronto direttori e curatori di alcuni importanti musei europei e del bacino mediterraneo come, tra gli altri, l’Ermitage di San Pietroburgo, il Museum for Pre and Early History di Museum, il MANN di Napoli, il Bardo di Tunisi.
Nella prima parte della mattina, gli studiosi sono stati ospitati dalla Fondazione Barumini. Una preparatissima guida li ha accompagnati attraverso il villaggio nuragico e la reggia di su Nuraxi, illustrando la storia del sito diventato Patrimonio dell’Umanità nel 1997 e rispondendo a domande e curiosità degli specialisti, impressionati dalla magnificenza del sito e dal grande lavoro di scavo e valorizzazione compiuto negli anni. Seconda e conclusiva tappa al Museo Archeologico Nazionale ospitato all’interno della Cittadella dei Musei: con la guida del direttore del complesso Roberto Concas, il percorso di visita ha avuto il suo culmine coi Giganti di Mont’e Prama, il complesso scultoreo divenuto negli ultimi anni il simbolo della antica civiltà nuragica. Le statue e il lavoro di restauro hanno suscitato la meraviglia e l’ammirazione della delegazione di studiosi.
Il progetto “Le civiltà e il Mediterraneo”, dice l’esponente della Giunta, “è la prima attività voluta dall’assessorato del Turismo con l’obiettivo di rilanciare il turismo culturale come elemento strategico nelle politiche per le nuove stagionalità che stiamo mettendo in atto grazie all’utilizzo dei fondi Por. Insieme all’ambiente, i beni culturali e archeologici sono la nostra risorsa più importante e rappresentano quella Sardegna più vera che vogliamo presentare al mondo. L’esperienza non si esaurisce oggi. L’agenda dei prossimi mesi è già in definizione e vedrà prima di tutto la firma di un’intesa con l’Ermitage e il rafforzamento delle collaborazioni stabilite coi grandi musei in questo primo appuntamento.”
Il prossimo traguardo è quello dell’esposizione, prevista a Cagliari nell’autunno dell’anno prossimo. “La scelta temporale e quella spaziale non sono casuali – spiega l’assessora – perché l’autunno è una stagione che ha grandi potenzialità turistiche ancora da sviluppare e Cagliari perché è idealmente la porta della Sardegna. Come nel convegno di ieri sono state esplorate le geografie mediterranee e i punti di contatto tra le civiltà che sono sorte nell’arco dei millenni, così vogliamo che la mostra metta al centro il meglio del nostro patrimonio ma li contestualizzi anche nelle relazioni e negli scambi che hanno interessato il Mediterraneo fin dalle epoche più antiche. Ma soprattutto, sarà una mostra che si porrà come crocevia e punterà alla presentazione e valorizzazione di tutto il territorio regionale e delle tante testimonianze antiche che lo costellano”.