IGLESIAS. "Secondo giorno di occupazione", il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, continua il suo presidio di fronte al presidio ospedaliero del Cto (QUI LA NOTIZIA).
"La foto del presidente della Repubblica veglia sul presidio e per fortuna la notte mi ha concesso qualche ora di sonno in più rispetto alla precedente.
Ripensavo alle centinaia di persone giunte ieri in visita per manifestare solidarietà e indignazione: la sanità è la madre di tutte le battaglie e Iglesias a questo punto non era mai arrivata", scrive su una nota.
"Si moltiplicano le bandiere di ogni sigla sindacale, di ogni associazione. Circondano il gonfalone del comune ben esposto all'uscita del pre triage.
Abbiamo già un risultato: la Città finalmente si è svegliata.
Ieri in tarda mattina l'assessore mi ha trasmesso una nota con la quale chiede ad alcune aziende ospedaliere del territorio, la disponibilità di medici in prestazione aggiuntiva per sopperire alla mancanza di anestesisti, ortopedici e radiologi.
Nella stessa nota, pur annunciando l'obbiettivo di riaprire la chirurgia, l'assessore ribadisce l'opportunità di 'procrastinare le attività chirurgiche' fino al arrivo di nuovi medici.
È il primo segnale incoraggiante di questi giorni, ma di certo non basta".
Poi continua: "Non abbiamo intenzione di smobilitare il presidio, fino a quando non verranno ritirati provvedimenti di sospensione delle attività di assistenza anestiologica per le sedute operatorie.
In parole più semplici, fino a quando non riaprirà la chirurgia d'elezione. Questa sera alle ore 18:00, in piazza Sella, partirà il corteo. Dobbiamo essere in tanti, è la nostra ultima occasione per evitare la chiusura dell'ospedale".