In Sardegna

Sgarbi elogia la Sardegna, fa uno spot (poco occulto) e incespica sulla lingua italiana

CAGLIARI. Loda la Sardegna, fa pubblicità (nemmeno tanto occulta) al centro tamponi a pagamento dell'aeroporto e inciampa sull'italiano. Il che non è normale, per lui. Vittorio Sgarbi è reduce da un viaggio nell'Isola. 

A Porto Conte, Alghero, con un panorama mozzafiato sullo sfondo, scrive: "La Sardegna non finisce mai di stupirci: i colori del suo mare te li porti dentro per sempre". Per tornare a casa però non passa dall'aeroporto Riviera del Corallo ma da quello di Elmas. E qui una società privata mette a disposizione in tamponi. A pagamento, s'intende. Il critico d'arte e parlamentar si presta, in un video, a sponsorizzare l'attività, facendo passare tutto per una dichiarazione sulla Sardegna libera. 

Critica, però, la scelta del termine "antigenico" riferito al test. "È l'opposto di igienico", sostiene, "ma ormai la lingua è stata corrotta dai vizi di questa malattia". Ma antigenico viene da antigene, ossia banalmente una molecola in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come estranea o potenzialmente pericolosa. La pulizia non c'entra.