CAGLIARI. La legge Omnibus approvata dal consiglio regionale cancella anche il vincolo di inedificabilità nella fascia dei trecento metri dalle zone umide, introdotto con un emendamento del Pd passato a voto segreto durante la discussione del Piano casa, nove mesi fa.
E anche la "correzione" di una norma contestata, tra gli altri, dai sindaci di Cagliari Paolo Truzzu e di Olbia Settimo Nizzi, arriva con uno delle centinaia di emendamenti proposti alla norma che contiene la mini manovra da 300 milioni, ultimo atto approvato dal consiglio regionale. A proporlo è stato il primo firmatario Angelo Cocciu (Forza Italia), con l'appoggio dei capigruppo di maggioranza Giorgio Oppi (Udc), Franco Mula (Psd'Az), Francesco Mura (Fratelli d'Italia), Dario Giagoni (Lega), Michele Cossa (Riformatori),e Roberto Caredda (Misto).
Restano inedificabili le zone agricole e turistiche, mentre il cemento potrà tornare in tutte le altre aree che ricadono in diverse classificazioni urbanistiche. Sono consentiti, in ogni caso, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e di nuova costruzione (cioè nuovi manufatti, o ampliamento di quelli esistenti fuori dall'edificio principale, prefabbricati, magazzini, depositi merci).
Per l'efficacia della norma c'è solo da attendere l'entrata in vigore della legge, ora al vaglio dell'ufficio legale del consiglio regionale che deve mettere ordine su una pioggia di modifiche arrivate durante i confusi lavori di approvazione in aula.