In Sardegna

Legge Omnibus, via libera a 10 milioni per le società sportive maggiori

Conserga

 

CAGLIARI. Approvato l'articolo 6. Sono 34. Diventa lungo l'iter in consiglio regionale per il via libera alla legge Omnibus, la manovra da circa 300 milioni che dovrebbe intervenire - tra le altre cose - sulle attività in difficoltà per l'epidemia di Covid. ma anche sul ripristino dei consigli di amministrazione negli enti regionali.

 

Il provvedimento  più corposo approvato ieri riguarda 10 milioni di euro destinati alle società sportive professionistiche che "rappresentano l'espressione massima regionale nelle rispettive discipline", al fine di compensare le minori entrate da biglietteria a causa del Covid 19.

Via libera dell’Aula anche all’emendamento n.523, che contiene lo stanziamento di 500.000 euro per il triennio 2021-22-23 a favore della fondazione accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni.

A seguire è stato approvato il testo dell’articolo 6.

Sull’emendamento n.94 proposto come primo firmatario dal capogruppo del Pd Gianfranco Ganau e relativo ad un contributo di 780.000 euro destinato agli operatori del settore festival musicali si è  sviluppato un breve dibattito che ha portato al ritiro della proposta dopo l’impegno formale dell’assessore del Turismo Gianni Chessa ad accogliere la proposta nella prima occasione utile.

Approvato invece all’unanimità un altro emendamento proposto da Ganau, il n.96, che riguarda il finanziamento dei “Cammini minerari” del Sarrabus-Gerrei, della Nurra e del Sarcidano-Barbagia, per un importo di 400.000 euro, iniziativa finalizzata allo sviluppo turistico e culturale dei territori interessati. (A.F.)

A seguire l’Aula ha approvato l’emendamento 555 (Mula e più) che prevede uno stanziamento di 350 mila euro per il 2021 e 500 per il 2022 e 2023 per un progetto di inclusione sociale attraverso la scuola mentre per il triennio è autorizzata con l’emendamento 404 (Giagoni e più) la spesa di 300 mila euro per sostenere la candidatura all’Unesco dei monumenti Domus de Janas.

A firma della maggioranza via libera anche all’emendamento 474 che prevede 320 mila euro per l’associazione Agnus dei che realizzerà la manifestazione Filming Italy Sardegna Festival.  

Prorogati con l’emendamento 401 sino a gennaio 2022 i sostegni previsti  dalla legge 22 del 2020 (legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro).

Anche lo sport di rilievo nazionale e internazione ottiene con l’emendamento Oppi e più (533) una ulteriore spesa di un milione mezzo di euro da dividersi in tranche da 90 mila euro ad evento. Trecentomila euro vanno invece all’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo (Asel) con l’emendamento 238 a firma di Giovanni Satta e più; centomila con l’emendamento 571 (Mula)  a favore dell’Associazione Sa domo sarda per il corto Cast in bronze. Altri 180 mila euro vanno a finanziare lo scorrimento della graduatoria dei progetti di promozione della lettura e per i festival letterari dichiari idonei per il 2021 (emendamento Piu 351).

All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento 567  a favore degli organismi dello spettacolo dal vivo. Si prevedono un milione e centomila euro per il 2021 e altri 900 mila a titolo di ristoro per il periodo in cui i teatri sono stati chiuso o comunque il numero degli spettatori è stato contenuto a causa del Covid. 

Approvato l’emendamento della maggioranza che stanzia, per la partecipazione della Regione nella Fondazione Mont’e Prama centomila euro per il fondo di dotazione e 550mila euro annui, a decorrere dal 2022, come contributo per le attività istituzionali, in sostituzione però del contributo erogato dal Comune di Cabras.

Sull’emendamento 662 (Cera e più) che modifica il 600, il consigliere dei 5 Stelle, Alessandro Solinas, è intervenuto proponendo un incremento di diecimila euro in favore, rispettivamente, dei Comuni di Mogoro e Samugheo per l’organizzazione della fiera dell’artigianato artistico, portando l’originaria proposta da 80mila a 90mila per un importo complessivo di 180mila.

Dopo il parere favorevole dell’assessore dell’Artigianato, Gianni Chessa, e uno scambio di battute tra il presidente Pais e il consigliere Alessandro Solinas e l’invito alla “calma” del leader Udc, Giorgio Oppi («andare di corsa è una prerogativa dei campioni ma qui mi sembra che serva andare più calmi per poter valutare meglio questa serie di piccole marchette»), l’emendamento orale è stato approvato.

Il capogruppo della Lega, Giagoni, ha chiesto una sospensione dei lavori che è stata accordata ed alla ripresa, annunciata la votazione dell’emendamento 665 (Mura e più) che modifica il 600 (Mula e più), il consigliere del Pd ha lamentato come il 665 proponga un generico scorrimento delle graduatorie dei bandi già pubblicati delle legge 7/1995, senza indicare somme e riferimenti utili a comprendere a quali graduatorie ci si riferisca. Il consigliere Cocco (Leu) ha incalzato sull’emendamento 600, riferendosi in particolare al comma 4 dove si stanziano risorse ai comuni di Nulvi e Ploaghe («ci sono manifestazioni in tutti i Comuni dell’Isola ma voi vi riferite discrezionalmente solo ad alcuni»).  Desirè Manca (M5S) ha chiesto spiegazioni sulla correlazione tra il 600 e il 665. L’assessore del Turismo, Gianni Chessa, ha spiegato all’Aula che l’emendamento 600 “non può essere considerato affatto una marchetta” perché ha detto: «Si tratta di somme dovute dallo scorso anno a quelle amministrazioni per manifestazioni già svolte e che per un errore degli uffici non sono state liquidate». Il capogruppo dei Progressisti Agus ha invitato la Giunta a chiedere il ritiro dell’emendamento e di risolvere il problema “con un debito fuori bilancio”. A supporto delle ragioni dell’assessore Chessa è intervenuto il capogruppo Psd’Az, Mula, mentre l’assessore del Bilancio, Fasolino; ha dichiarato: «Si tratta di una fattispecie di contributo che non può rientrare tra i debiti fuori bilancio e necessità dunque dell’approvazione di una norma specifica».

Il consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, è ritornato sul 665 domandando a quale annualità si riferisca la modifica proposta e l’assessore Chessa ha risposto che il riferimento è alla graduatoria del bando della legge 7 ma tale graduatoria “può scorrere solo per coloro che concluderanno gli eventi entro il 31 dicembre 2021”. Il capogruppo del Pd, Ganau, ha insistito sul mancato riconoscimento alle associazioni e cooperative dei cosiddetti “festival storici” e l’assessore Chessa ha replicato che l’emendamento si riferisce a bandi conclusi mentre per ciò che si riferisce Ganau, non c’è stato alcun bando e dunque nessuno può considerarsi beneficiario. Il capogruppo del Psd’Az, Mula, ha proposto l’inserimento nel 665 del riferimento all’annualità 2021, così da precisare meglio quali siano le graduatorie della legge 7 a cui si vuol fare riferimento. Dopo tale aggiunta è stato approvato il 665 e quindi il 600. Via libera anche al 601 (Mula e più) che autorizza per il 2021 la spesa di 500mila euro, relativamente al contributo dell’anno 2000, per le attività dei consorzi turistici.

Approvato il 604 (Mula e più) sul trasferimento delle risorse della legge 10 all’ente istruttore, che modifica il 602 (Mula e più) che autorizza la spesa di 175mila euro per l’annualità 2022 (annualità modificata con un emendamento orale del presentatore, nel testo originario era indicata quella del 2021) per l’esternalizzazione delle verifiche e dei controlli a campione realtivi alle istanze di contributo di competenza dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato. Decisione contestata, prima della votazione, dal consigliere del Pd, Piero Comandini («sono questioni in capo all’amministrazione e non al Consiglio regionale») e dalla consigliera 5 Stelle, Desirè Manca («chiedo spiegazioni sui 175mila euro»).

Un vivace scambio di vedute si è registrato sul 603 (Mula) dopo che il presentatore ha affermato che “la proposta di modifica si riferisce ai dieci grandi eventi mondiali già realizzati in Sardegna e che rispetto all’originaria proposta di autorizzazione di spesa triennale si accoglie l’emendamento orale del consigliere Oppi per limitare al 2021 tale autorizzazione”. «Le parole del capogruppo Psd’Az – ha dichiarato Comandini (Pd) – significano che si sono assunte due delibere senza copertura finanziaria». Il capogruppo dei Progressisti, Agus, ha invece insistito sulla riscrittura dell’emendamento 603 che – così come affermato dal presidente Pais – è stato riformulato in maniera più comprensibile dagli uffici. Sul punto hanno avanzato critiche lo stesso Agus, il consigliere Cocco (Leu) e dunque il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’originaria formulazione del 603 con l’emendamento orale del consigliere Oppi (Udc) che autorizza la spesa solo per il 2021.