LA SENTENZA. Dalla cultura Rom è accettato, dalla legge italiana no: il matrimonio con minorenni non è possibile e chi convive more uxorio con una minore di 16 anni commette reato (atti sessuali con minore, punito dall'art. 609 quater del codice penale). Anche se c'è il consenso. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna a un anno (con attenuanti) inflitta a un (all'epoca dei fatti) ventiduenne  di Sassari convolato a nozze, con il rito rom, con una ragazzina allora quindicenne.  

I fatti risalgono al 2011. Il ragazzo era stato condannato dal Tribunale di Sassari sia in primo grado che in Appello. Il ricorso per Cassazione di basava sull'assunto che non esistesse alcuna "situazione di soggezione" tra i due, "già coniugi" secondo la loro cultura. Insomma: c'era il consenso della quindicenne, quindi nessun reato. Questa la tesi. Rigettata però dalla Cassazione. Poiché "i minori di età non possono contrarre matrimonio". La Corte ricorda anche come "sul matrimonio rom la giurisprudenza ha sempre ritenuto la sua non validità nell'ordinamento italiano, quindi a maggior ragione con una minorenne di anni 16".