CAGLIARI. Negli ultimi due anni la povertà relativa è in diminuzione, così come il numero delle persone che si sono rivolte alle Caritas della Sardegna, ma emerge una nuova tipologia di poveri, i giovani. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel report sulla povertà ed esclusione sociale presentato da Caritas Sardegna, questa mattina nella sede del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari. Il rapporto del 2017 è l’occasione per fare un bilancio degli ultimi dieci anni dall’inizio della crisi, nei quali alcuni bisogni sono cambiati, altri sono rimasti invariati. “I dati mostrano un leggero miglioramento generale - spiega don Marco Lai, delegato regionale e direttore della Caritas di Cagliari - ma non dobbiamo abbassare la guardia.
Emergono sempre nuovi tipi di povertà a cui bisogna fare fronte, ma non dobbiamo dimenticare quelle che resistono, come l’emergenza abitativa che porta con sé problemi di tipo familiare e relazionale, soprattutto tra i giovani. Serve sempre più sussidiarietà tra la Chiesa e le istituzioni per cercare di migliorare la situazione”. Proprio loro, i giovani, sono al centro delle ricerche effettuate dalla Caritas regionale (basandosi anche su dati nazionali), che evidenziano come chi sia in possesso di un titolo di studio superiore, riesca a difendersi meglio dalla crisi.