CAGLIARI. Se martedì il Consiglio regionale boccerà con il voto segreto la doppia preferenza di genere nella prossima campagna elettorale pubblicheremo la lista dei responsabili in campagna elettorale. Passano alle maniere forti le donne del Coordinamento 3, sostenitrici dell'approvazione del testo che potrebbe sostituire "una legge elettorale vecchia e discriminatoria che ha consentito a sole quattro donne di accedere alla massima Assemblea Regionale" e "contribuire realmente all’emancipazione della nostra Regione".
"Se la doppia preferenza di genere martedì verrà bocciata con voto segreto, come le ultime manovre ci inducono a credere - minacciano le componenti del Coordinamento, riferendosi alla tempistica sospetta dietro la nascita nei giorni scorsi del nuovo gruppo consiliare "Sardegna" - i responsabili di tale insolente violazione del diritto sappiano che non solo non avranno mai il nostro voto, ma che la lista coi loro nomi verrà divulgata pubblicamente durante le campagne elettorali allo scopo di indurre tutte le elettrici e gli elettori della Sardegna ad una scelta politica superiore, rassicurante eticamente, portatrice di trasparenza e progresso, di libertà, legalità, serietà e rispetto. Cari Consiglieri, non bruciate il futuro della Sardegna".
E intanto proprio uno dei quattro componenti del nuovo gruppo consiliare, il forzista Mariano Contu, fa sapere con una nota che non prenderà parte al voto di martedì in Consiglio regionale, smentendo le voci di una sua presunta fuga da Forza Italia: "Nessuna fuga dal mio partito, che resta Forza Italia, tantomeno nessuna volontà di non votare la legge sulla doppia preferenza di genere - spiega Contu - La mia è solo un’adesione tecnica al Gruppo Sardegna". "Sarò ancora assente dai lavori del Consiglio Regionale sicuramente fino a venerdì 24 novembre e non parteciperò al voto sulla doppia preferenza di genere per allontanare da me il sospetto di un voto negativo".
Prenderà comunque parte alla seduta di martedì il capogruppo di "Sardegna" Marcello Orrù - contrario alla doppia preferenza - che in virtù del suo nuovo ruolo ha facoltà di chiedere il voto segreto sul provvedimento prestando il fianco ai franchi tiratori.