CAGLIARI. Spiava i dipendenti del suo bar con un sistema di videosorveglianza senza averne diritto, così un imprenditore di 51 anni, già gravato da precedenti denunce, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Il reato contestato è l'utilizzo abusivo di un impianto di videosorveglianza presso un luogo di lavoro. L'uomo ha ricevuto anche una sanzione per una somma complessiva di 388 euro.
Dalle indagini dei carabinieri è emerso infatti che presso la sede aziendale l’imprenditore aveva installato un impianto di video sorveglianza idoneo al controllo a distanza dei lavoratori senza la prescritta autorizzazione dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro ovvero un accordo sindacale.
Lo statuto dei lavoratori che risale al 1970 nega al datore di lavoro la possibilità di controllare a distanza l'opera dei propri dipendenti, privandoli della riservatezza necessaria al sereno compimento della loro attività professionale e alla libera espressione della propria personalità. Degli apparati di controllo a distanza o di video-ripresa possono essere allocati soltanto per motivate ragioni che dovranno essere verificate dagli organi competenti oppure concertate tramite un accordo sindacale che tuteli comunque i lavoratori e l'impresa.