In Sardegna

A Selargius 260 positivi: lutto per la morte di "zia Ida", la fioraia uccisa dal Covid

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SELARGIUS. "Dopo 25 lunghi e durissimi giorni di lotta contro il Covid, Ida non ce l’ha fatta. Si è spenta ieri, in un letto d’ospedale, Con lei va via una parte importante e bella di Selargius". Così il sindaco Gigi Concu dedica un lungo post sui social a "zia Ida", come la chiamavano in paese, fioraia della cittadina conosciuta e stimata da tutti. "La sua morte", scrive il primo cittadino, "lascia un vuoto incolmabile tra i parenti e anche in tutti noi. Perché zia Ida era un po’ la zia di tutti i selargini". 

"I sorrisi più belli erano per i suoi nipoti che tanto amava", ricorda commosso Concu, "Venti nipoti ai quali non ha mai fatto mancare niente, perché Ida era capace di rinunciare a comprare qualcosa per se stessa per darlo a loro. Una donna che sino al giorno prima di star male è andata nella fioreria di famiglia a lavorare come faceva da una vita, senza conoscere ferie né malattia, perché lei sembrava non stancarsi mai".

A Selargius i positivi sono 260: lo comunica il sindaco che dice di essere "preoccupato": "Ida è l’ennesima vittima di un virus che ha ripreso a crescere velocemente anche nel nostro territorio comunale e questo mi porta ad appellarmi al senso di responsabilità di ognuno di voi affinché non si debbano versare altre lacrime. Davanti al dolore sordo che la morte di una madre o di un proprio caro porta trovo vergognose le notizie che più o meno quotidianamente ci raccontano di rave party, feste clandestine o concerti non autorizzati di chi continua a sfidare la vita e a rifiutare l’unica arma che abbiamo per difenderci dal Covid: il vaccino".