MANDAS. "Oggi l’Arst ha lasciato a terra a Mandas circa 20-25 persone che avrebbero voluto fare il viaggio in trenino verde, ma non hanno trovato posto". La denuncia arriva dalla pagina social "Salviamo il trenino verde", che scrive: "Il prossimo viaggio lì sarà fra una settimana, non proprio domani, quando si prospetta una situazione simile o peggio".
"L’azienda è stata informata in anticipo delle numerose richieste - si legge - ma sostiene che non sia possibile ”agganciare” due Ade per carenza di mezzi, in quanto così facendo mancherebbero mezzi di soccorso. Così per ogni viaggio (uno alla settimana da Mandas a Laconi e un altro da Mandas a Seui quando la linea è aperta), ci sono al massimo 52 posti disponibili. Con buona pace dei tour operator che si sono impegnati a pubblicizzare i viaggi in anticipo e poi non trovano posti. Dal 2015 a oggi, il numero dei viaggi turistici è crollato vertiginosamente. Senza mezzi, personale e soprattutto senza volontà della gestione amministrativa e politica del trenino, il modello è insostenibile. I costi fissi dell’infrastruttura restano gli stessi, ma con pochi viaggi crollano gli introiti - sia quelli dei privati che provano a lavorarci, sia quelli della gestione pubblica".
Intanto l'Arst fa sapere che: "Dalle verifiche aziendali svolte risulta, al momento della partenza dalla stazione di Mandas, dalle verifiche aziendali svolte risulta, al momento della partenza dalla stazione di Mandas, che tutti i posti disponibili erano prenotati; il servizio turistico del 'Trenino Verde' è un servizio esclusivamente a prenotazione, per cui non è possibile che vengano lasciati a terra dei passeggeri a meno che non sia stata superatala capienza dei posti disponibili; il treno in doppia composizione sulle linee turistiche, per incrementare la capienza dei posti, non può essere effettuato per ragioni tecniche e organizzative".