MONASTIR. I contagi Covid sono in aumento a Monastir, l’Ats consiglia alla sindaca di adottare provvedimenti restrittivi, ma il primo cittadino Luisa Murru non ci sta e replica: “Penso sia ingiusto che l'Ats lasci a noi sindaci l'onere esclusivo di se e quali restrizioni attuare e trovo molto grave che, nonostante tanti Comuni sardi si trovino nella stessa situazione, la Regione faccia finta di nulla”, scrive su una lunga nota in cui spiega:
“Per tutte queste ragioni, convinta di aver già fatto, per il momento, ciò che si poteva e doveva fare, comunico che, per ora, non prenderò altri provvedimenti restrittivi (salvo grave peggioramento della situazione), confidando nel senso di responsabilità dei miei concittadini.
Io e i miei colleghi di maggioranza restiamo, come sempre, a disposizione per ogni necessità e continueremo a monitorare giornalmente la situazione”, si legge.
Nel paese "il numero dei positivi accertati, oggi pari a 48, è in aumento giornaliero, anche se con qualche guarito. In questa nuova ondata, come si legge chiaramente nella seconda comunicazione, sono più colpiti gli under 60 e soprattutto i giovanissimi”, fa sapere la sindaca.
Poi continuando a rivolgersi alla Regione e Ats accusa: “Nessuna responsabilità e nessun impegno per loro: la Sanità sarda è in difficoltà, la campagna vaccinale è lenta e poco ‘convincente’; il numero dei contagi sale e noi sindaci possiamo solo intraprendere azioni monche, poiché non omogenee e con scarso controllo, ma che hanno un notevole impatto sull'economia locale.
Perché ancora una volta è stato sottovalutato un problema che si sapeva si sarebbe ripresentato? Chi potrà dare un ristoro alle attività che vengono limitate? Chi ci dà indicazioni su cose fare in modo omogeneo?
Capite bene che è difficile trovare un equilibrio tra economia locale, esigenze dei cittadini e salute pubblica”.