In Sardegna

Attacco di claustrofobia in gioielleria, sfonda una vetrina e simula lo scippo

Anna-Cadinu-Mamoiada

MAMOIADA. Si è trovata chiusa in gioielleria e – in preda a una crisi claustrofobica – ha sfondato la vetrina con un vaso per uscire. È successo questa mattina a Mamoiada, intorno alle 10 e 15, quando una casalinga 60enne di Settimo San Pietro - appena entrata nella gioielleria Anna Cadinu del corso Vittorio Emanuele - è stata presa da un attacco di claustrofobia perché rimasta chiusa sola dentro il negozio. La titolare della gioielleria si era appena allontanata e la donna, che soffre di patologie psichiatriche, spaventata e in preda alle allucinazioni, è entrata nel panico e ha tentato di uscire spaccando il vetro. Un danno poi immediatamente ripagato dalla stessa signora alla titolare del negozio.

La donna - in evidente stato di choc - aveva raccontato alla polizia di essere stata vittima di un tentativo di scippo e di essersi nascosta all'interno della gioielleria solo per sfuggire all'uomo (che viaggiava a bordo di una Bmw di colore blu) che voleva rubarle la borsa. Una volta dentro, avrebbe preso un oggetto trovato nel negozio danneggiando involontariamente la vetrata per difendersi. Ma i carabinieri - a conoscenza della patologia della donna e delle allucinazioni (anche dovute a un grave incidente di cui è stata vittima) - hanno ricostruito l'accaduto, smentendo la "storia" raccontata dalla donna. La 60enne è stata denunciata per simulazione di reato, danneggiamento e procurato allarme.