In Sardegna

Sant'Elia, razzismo dagli spalti contro Muntari: "Insultato dall'inizio, partita da sospendere"

Muntari

CAGLIARI. Brutta pagina di sport nel pomeriggio di oggi allo Stadio Sant’Elia in occasione di Cagliari-Pescara. Quella che doveva essere la festa rossoblù per il traguardo della salvezza matematica si è trasformata in una pioggia di cori razzisti all’indirizzo del centrocampista ghanese della squadra ospite Sulley Muntari, che in chiusura di partita ha lasciato il campo prima del triplice fischio dell’arbitro Minelli per protestare contro gli insulti provenienti dagli spalti. "Facevano i cori contro di me da subito", ha detto il giocatore alla fine del match, "nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c'erano dei bambini e allora mi sono rivolto ai genitori e ho dato loro la mia maglia, per dare l'esempio. Poi in curva la cosa è continuata con un altro gruppo di tifosi: io stavo ragionando con loro, ma l'arbitro mi ha detto che dovevo lasciare perdere. E lì mi sono arrabbiato. Perché anziché fermare la partita se l'è presa con me?": queste le dichiarazioni riportate sul sito dell'Ansa.