In Sardegna

Cagliari, lezione di contrasto all’alcol tra i giovanissimi: il corso di Fipe Confcommercio

 

 

 

 

 

CAGLIARI. C’è chi ancora fornisce da bere a persone visibilmente ubriache, o minorenni. O ancora, magari gli stessi esercenti non conoscono tutti i rischi sanitari, amministrativi o penali. Per questo la Fipe Confcommercio Sud Sardegna, nell’ambito del progetto “Io sono stupefacente” ha organizzato un corso in collaborazione con specialisti dei Servizi del Dsdm Serd del Sud Sardegna rivolto agli operatori dei locali notturni. “La formazione è fondamentale per far crescere la comunità”, ha detto il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia, “vogliamo creare un’etica e fare formazione, in modo che sia la cultura dominante per chi fa questo mestiere”. “Gli adolescenti sono sempre a rischio nel bere”, dice Stefania Medda, dirigente Psichiatra presso il Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo Patologico, “perché hanno un cervello giovane e in formazione, hanno una ridotta percezione dei rischi legati all’uso della sostanza”. I rischi non sono solo sanitari quando si parla di abuso d’alcol o uso di sostanze stupefacenti, ma ci sono anche quelli in cui incorrono gli operatori notturni, penali e amministrativi. “Più gravi se si tratta di minorenni”, ha spiegato l’avvocato Nicola Ibba, “si rischia un procedimento penale anche se si somministrano alcolici a minori o soggetti in condizioni d’ebbrezza, o per chi viola determinate norme si può incorrere in sanzioni dal punto di vista economico perchè si potrebbe anche giungere alla chiusura dell’attività commerciale”.