TORTOLÌ. "Le donne ogliastrine si stringono intorno alla famiglia di Paola e Mirko e chiamano tutta la comunità a partecipare a un momento di riflessione collettiva: siamo stanche delle violenze sulle donne". Dopo il terribile omicidio di Tortolì, un gruppo di femministe ha deciso di organizzare una manifestazione per portare all'attenzione "aspetti - scrivono in una nota - che
sono passati in secondo piano, come il tentato femminicidio, come la violenza maschile che ad oggi continua a produrre vittime".
"È stato un tentativo di femminicidio", dicono sul grave episodio avvenuto nel loro paese, "che non è riuscito solo perché Mirko è coraggiosamente intervenuto in difesa della madre ed è stato ucciso al suo posto. Paola lotta ancora, ma il femminicidio, come violenza e distruzione della sua identità, è stato attuato. A pagarne le orribili conseguenze è stato suo figlio".
"In Italia avviene un femminicidio ogni tre giorni. Ogni tre giorni una donna viene uccisa per mano di un uomo. Nella maggior parte dei casi l’omicida è il partner, ex partner, un familiare o un conoscente della donna uccisa. I femminicidi sono caratterizzati da un’estrema brutalità e sono l’apice di una piramide di abuso e violenza che la donna subisce nel tempo e che include anche la violenza psicologica e verbale. La violenza dell’uomo è rivolta verso la donna ma molto spesso coinvolge figli, minori e parenti".
L'appuntamento per la manifestazione è fissato per martedì 18 maggio, ore 19, nel piazzale delle scuole elementari centrali (fronte Café noir) in via Mons. Virgilio a Tortolì.
- Redazione