In Sardegna

“No alla chiusura del San Camillo di Sorgono”: i giovani si mobilitano per salvare l'ospedale

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SORGONO. “No alla chiusura del San Camillo Sorgono”. L’ospedale rischia la chiusura per via dei troppi tagli, per questo i giovani del Gennargentu-Mandrolisai hanno deciso di organizzare una petizione online creando anche un comitato di under 40 in difesa della sanità. “I giovani si curano... del territorio: firma per la sanità del Gennargentu-Mandrolisai”, scrivono su un comunicato. 

"La sanità che, con il costante declino delle prestazioni e degli organici del Po San Camillo di Sorgono, riferimento per 17mila persone, rischia di toccare un punto di non ritorno”, continuano spiegando che "il San Camillo è stato ridimensionato ad 'ospedale di zona disagiata', ma attualmente si è ancora lontani dall’adeguamento previsto, nonostante le periodiche rassicurazioni dell’Assessorato Regionale alla Sanità e della Direzione Ats Sardegna e Assl Nuoro".

Il comitato fa sapere che "le carenze si registrano sia sul fronte delle infrastrutture, mezzi di soccorso e macchinari - come le sale operatorie ferme per l’assenza di chirurgo e anestesista, o la carenza di macchinari sterilizzanti per l’endoscopia - sia sul fronte del personale: da 5 mesi 1200 pazienti attendono la sostituzione del diabetologo, ma già da tempo manca il fisiatra, un medico di guardia anestesista, oltre ad esserci un solo medico di ruolo nel pronto soccorso. In prospettiva, con i prossimi pensionamenti, dopo lo stop del reparto di chirurgia, è a rischio il reparto di medicina generale e con esso il DH oncologico che serve 600 pazienti".