ASSEMINI. "In alcuni campi incolti, alla periferia di Assemini, è presente uno scarico incontrollato di sacchi contenenti molto probabilmente rifiuti a base di amianto". Lo segnalano i residenti, per questo l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento odv ha inoltrato (29 aprile 2021) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di bonifica della zona. “Coinvolti il ministero della Transizione Ecologica, il Comune di Assemini, i Carabinieri del N.O.E., il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari”, si legge su una nota.
“Infatti, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
In particolare, per quanto riguarda i rifiuti contenenti amianto, purtroppo per decenni comuni in edilizia, si ricorda che spesso sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, che possono rilasciare fibre di amianto se abrasi, perforati, spazzolati o se deteriorati, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.). Un intervento di bonifica in tempi brevi è fondamentale per la tutela della salute pubblica e di un sito di rilevante interesse ambientale”.