In Sardegna

"Militari al posto degli agenti? Assurdo": il sindacato di polizia replica alla prefetta di Cagliari

CAGLIARI. "L'Esercito al posto degli agenti? Siamo in totale disaccordo". Al sindacato autonomo di polizia (Sap) non è andata giù la proposta avanzata dalla prefetta Tiziana Giovanna Costantino durante la riunione convocata lunedì scorso dal sindaco Massimo Zedda per fare il punto sulla questione sicurezza in città. Dal momento che molti agenti delle forze dell'ordine sono impegnati a presidiare i centri di accoglienza migranti - questo il ragionamento della prefetta - la carenza di personale potrebbe essere coperta rivolgendosi all'Esercito.

Ma il Sap non ci sta: "Siamo alle solite - accusa Luca Agati, segretario provinciale del sindacato autonomo - con circa 300 uomini in meno del previsto e un'emorragia di 120 agenti negli ultimi sei anni, si propone l'utilizzo dell'Esercito per compensare le gravi carenze di organico della polizia". "Siamo in totale disaccordo sull'utilizzo dei militari - prosegue Agati - sia per l'impatto visivo poco rassicurante per i cittadini, sia perché l'Esercito non garantirebbe lo stesso livello di servizio per impostazioni formative completamente opposte".

L'unica soluzione, conclude il segretario Sap, resta quella di "trasferire poliziotti in città, magari in maniera temporanea in vista delle movimentazioni ministeriali previste per marzo 2018. La sicurezza non si fa a parole, bisogna intervenire in maniera concreta. Seavessero ascoltato i nostri allarmi lanciati con regolarità nell’ultimo biennio, non saremmo arrivati a questo punto".