In Sardegna

Cagliari, Tari chiesta al padre defunto dell'attivista contro le discariche abusive

Valetio-Piga

CAGLIARI. Il Comune di Cagliari gli ha inviato il bollettino per il pagamento della Tari. Ma l'ha spedito anche al padre. Normale? No. Perché in questa vicenda ci sono almeno due anomalie e una sorta di nemesi burocratica. Destinatario della missiva dell'amministrazione è Valerio Piga: da un anno e mezzo è attivissimo nel denunciare le storture del sistema della raccolta dei rifiuti a Cagliari. Ogni giorno, o quasi, posta una foto di discariche o inefficienze. Suo padre, destinatario della tassa, è morto nel 2017 e  Piga ha regolarmente denunciato il decesso provvedendo alla registrazione della nuova utenza. In più, per la stessa abitazione, lui pagherebbe quasi la metà di quanto è stato richiesto al genitore defunto. 

A raccontare tutto è lo stesso Piga: "Ho ricevuto bollettino della tari 2020. Anzi no, ne ho ricevute due della stessa abitazione, uno a nome mio uno a nome di mio padre", spiega, "La cosa inquietante è che mio padre è deceduto nel 2017 e nel 2018 ho regolarmente denunciato la sua morte con relativa rescissione del contratto ed ho creato una nuova utenza a nome mio. Il paradosso è che, nonostante la stessa abitazione, io dovrei pagare 265 euro mentre mio padre defunto 423 euro". 

Ma non è finita:  "Mi son arrivate altre tari di anni precedenti a nome mio ma che erano da intestare a mio padre. Anche in questo caso avevo denunciato agli uffici competenti, sia la sua morte, sia la rinuncia all'eredità di mio padre. In totale dovrei pagare una tari di quasi 2000 euro. Chiaramente non ho pagato nulla, ed ho segnalato il tutto agli uffici per l'ennesima volta. Un gran pasticcio", sentenzia Piga.