CAGLIARI. Eni sta per mollare gli ormeggi e lasciare Macchiareddu "attraverso la vendita a privati del ramo d’azienda Cloro Soda (da parte della controllata Conti Vecchi)", L'allarme viene lanciato dal consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che chiede "un tavolo di confronto urgente con la società "in un momento storico complicato come quello attuale per le famiglie sarde e davanti alla necessità di salvaguardare i livelli occupazionali. Per Cossa, che ha presentato una interrogazione indirizzata al presidente della Regione Christian Solinas, all'assessore al Lavoro Alessandra Zedda e a quello all'Industria Anita Pili, “l’abbandono di Macchiareddu suona come una sconfitta che rischia di compromettere ulteriormente il tessuto industriale sardo”
Il consigliere ricorda come già nel 2015 Eni abbia abbandonato l’industria chimica del polo di Sarroch salvaguardando invece le produzioni esistenti nel resto della penisola italiana e come negli ultimi anni abbia annunciato o avviato progetti "con l’intento dichiarato di consolidare le produzioni esistenti anche con impiego di nuove risorse, a cui però non è seguita alcuna azione di potenziamento sul territorio. Alle parole non sono seguiti i fatti – spiega Cossa - È evidentemente mancata la volontà di agire se oggi l’Eni ha avviato interlocuzioni con più operatori privati del settore per discutere la cessione del ramo d’azienda Cloro soda e Asset pontile con l’obiettivo di disimpegnarsi dalle produzioni del sito di Assemini. L’operazione dismissione (o cessione verso un privato) getta nell’incertezza circa 90 lavoratori diretti e 230 indiretti”.