CAGLIARI. "Siamo stati fraintesi. Ci dispiace". Niente scuse da parte del gestore della pagina Facebook ufficiale della Regione Sardegna dopo il vespaio sollevato da una dichiarazione scritta a corredo di un post sulla tutela delle donne in gravidanza (QUI LA NOTIZIA). Un utente aveva sollevato un problema: bella iniziativa, quella sponsorizzata, ma perché ci si dimentica delle aspiranti madri che rischiano la vita sull'isola della Maddalena? Diceva, chi commentava, che per la riorganizzazione dei servizi sanitari sarebbe stato bene badare alle peculiarità di un'isola. Risposta del gestore della pagina: "Le peculiarità di un'isola non valgono una vita umana". Concetto espresso e ribadito.
Tutti i frequentatori del profilo social istituzionale sono rimasti sconcertati e hanno chiesto la testa dell'autore di quelle risposte. Per due giorni non è successo nulla. Poi ecco la spiegazione: "Una nostra frase ha creato un evidente fraintendimento. Ci dispiace. Ciò che volevamo dire è semplicemente questo: niente vale più di una vita umana e questo principio guida, sempre ed ovunque, le scelte operate dalla Regione". Al che un altro utente risponde: "E per dire questo avete scritto esattamente il contrario?". Domanda legittima, in effetti.