CAGLIARI. "La peculiarità di essere un'isola non vale una vita umana". In sintesi: chi vive a La Maddalena e vuole mettere al mondo un figlio si adegui alle direttive nazionali, perché anche il ministero della Saluta ha detto che è giusto tagliare i punti nascita. E il fatto di vivere su un'isola poco conta: non vale una vita umana. Un concetto espresso e ribadito, come se nulla fosse, dalla Regione Sardegna attraverso la pagina ufficiale di Facebook. Una risposta che ha sconcertato i partecipanti alla discussione, nata sui punti nascita in Sardegna e i loro tagli. "Abbiate il coraggio di rivelare chi ha scritto queste parole", sfida Leone Giuseppe Casti, "sono gravissime".
È stato lui a innescare la discussione sul social network. Commentata un post della Regione su una notizia: la Sardegna aderisce al sistema di sorveglianza della mortalità materna. "Bella iniziativa", ha commentato Casti, "purtroppo si scontra con le scelte fatte da questa giunta di chiudere alcune realtà sanitarie sul territorio, come ad esempio il centro nascite de La Maddalena, con un grosso aumento dei rischi per le mamme ma anche per i nascituri". Ti aspetti una risposta istituzionale. Invece chi in quel momento gestiva il profilo ufficiale (è bene ricordarlo) della Regione replica che se uno deve operarsi al ginocchio cosa fa? Va sotto casa per comodità o si rivolge a chi può intervenire al meglio? Inoltre, è la tesi, lo stop al presidio della Maddalena è stata benedetta anche dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
L'obiezione è facile e vale la pena riportarla integralmente: "Che sciocca risposta, dovreste sapere meglio di me che i rischi e le urgenze legati ad un parto sono diversi rispetto ad un ginocchio sul quale difficilmente si interviene con urgenza di vita o di morte. Come invece può capitare nel caso in esempio al quale avete dedicato l'attenzione di un'osservazione statistica. Purtroppo non siete nemmeno capaci di far valere le peculiarità di un'isola, come appunto La Maddalena o l'intera Sardegna per altri casi. Nemmeno cercando di farlo capire alla Lorenzin, alla quale siete bravi a dimostrarvi servili. Cordialmente...". Ed ecco la replica choc della Regione: "Le peculiarità di cui lei parla non valgono vite umane. Se poi trova le risposte sciocche, non cerchi un confronto che evidentemente non vuole. Lei sa già tutto, più delle società scientifiche di ginecologia e pediatria, più di tecnici di Ministero e Assessorato. Saluti gentile signore".
Casti quasi non ci crede. Chiede chiarimenti. E questo è lo scambio. Seguito da commenti indignati.