SASSARI. "La situazione disastrosa dell’Anas in Sardegna è ormai una realtà che sembra diventata quasi come una calamità naturale". Il segretario generale Fit Cisl Sardegna Valerio Zoccheddu tuona contro l'Anas, e non le manda a dire neanche alla Regione: "Né la precedente, né l’attuale giunta, riescono a smuovere le leve di comando ben ancorate a Roma per avere voce in capitolo sulla gestione delle strade sarde".
Motivo scatenante, quella che definisce "l’ultima perla: la chiusura delle gallerie del Mascari ai camion con merce pericolosa, in entrata e uscita da Sassari, che vengono trasferiti nella vecchia Scala di Giocca e poi incanalati nel centro di Sassari". Aggiungendo: "Per capire, l’Anas responsabile del traffico nelle gallerie, ha trasferito la propria responsabilità, chiudendo il traffico ai camion con merci pericolose, al Comune di Sassari, costringendo gli automobilisti che hanno la sventura di dover percorrere la Scala di Giocca a lunghe file a 20 chilometri orari e ripetute soste nelle curve, dovute alle spericolate manovre degli articolati". Attenzione puntata anche sui numeri: "3mila chilometri di strade gestite da Anas in Sardegna, 283 i dipendenti attualmente in servizio, 221 la mancanza di dipendenti in organico, messa a verbale in marzo 2019 dalla Direzione Anas della Sardegna".
Nel comunicato, Zoccheddu esordisce: "É un lungo elenco quello dei soprusi sopportati dai sardi grazie all’Anas, gestore delle strade in Sardegna", ipotizzando in chiusura l'istituzione dell'Anas sarda, a cui non erano mai stati favorevoli: "Ma se l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia, nonostante gli apprezzabili interventi dei mesi scorsi, non riesce a dare uno scossone decisivo all’inerzia della direzione nazionale dell’Anas, saremo costretti a pensare che l’unica soluzione rimanga veramente l’assunzione diretta, da parte della Giunta regionale, della responsabilità della gestione delle strade in Sardegna".
