CAGLIARI. "Io questa estate anche avendo la patente in Sardegna non metterei piede. Non è che a ogni sardo venuto a Milano sia stata richiesta la certificazione di immunità dalle zecche che infestano gli ovini, e pure quelle sono letali". Il commento è di una (non) turista, intervenuta sulla pagina di un b&b che proponeva le novità per una stagione turistica che si preannuncia difficile. La struttura ricettiva è "La casa di nonna Peppina", a San Vito, nel Sarrabus.
Ci sarebbe di che indispettirsi, di fronte a parole del genere, maturate in un clima surreale legato alle distorsioni sulle gestione della fase degli spostamenti tra regioni dopo la grande paura per il coronavirus. Invece la titolare, Wilma Svedese, non fa che confermare lo spirito che guida chi è abituato a vivere di ospitalità e accoglienza.
E la risposta è assai signorile: "Gentile Alessandra, tanti nostri amici e ospiti di Milano e Lombardia non si sognerebbero neanche di pensare ciò che lei dice sul popolo sardo (e questo mi consola). Abbiamo sempre accolto ospiti diversi per provenienza, aspetto, religione, etnia...Non abbiamo mai discriminato nessuno per la sua provenienza perché crediamo nel valore della differenza. Continueremo a lavorare con il sorriso e la professionalità che ci caratterizza, nonostante tutto". Immancabili i "cordiali saluti".