CAGLIARI. La Sardegna rischia di diventare l'unica regione d'Italia senza un solo reparto di Radiologia pediatrica dedicata. Questo lo scenario se dovesse chiudere il reparto dell'ospedale Microcitemico dedicato alla specialità. A denunciare la possibilità che questa situazione diventi presto realtà è il gruppo di Articolo 1- Sdp in Consiglio regionale, composto dai consiglieri Eugenio Lai, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda. Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Lai mette in guardia: "Questo atto creerebbe un grosso danno ai bambini della Sardegna e alle loro famiglie. L'eliminazione della Ssd, infatti - segnala il vicepresidente del Consiglio regionale - costringerebbe gli utenti all’esodo in altre strutture di rilievo a livello nazionale e internazionale, con grossi sacrifici e costi per i pazienti”.
Prendendo le distanze da una scelta aziendale “assoluta gravità, contro le future generazioni dell’Isola”, il consigliere di Art.1 - Sdp ricorda che “nella Struttura semplice dipartimentale di Radiologia pediatrica del Microcitemico è stato fatto un importante aggiornamento tecnologico, con costi pubblici di milioni di euro tra acquisto e manutenzioni. Nel corso degli anni il personale già specializzato ha acquisito capacità e competenze di tipo pediatrico e non sarebbe ricollocabile in altre strutture a vocazione diversa da quella pediatrica. Il personale si è professionalizzato, con grosso investimento da parte dell'Azienda, attraverso stage e formazione presso ospedali di massimo rilievo nazionale ed europeo al fine di implementare la specializzazione su malattie rare (tra cui la talassemia) che affliggono la nostra terra, su tumori infantili e malattie neurologiche e endocrinologiche”. Per tutti questi motivi - conclude Lai - l’eliminazione del servizio porterebbe alla soppressione degli esami pediatrici qualificanti attualmente offerti come unica struttura a livello regionale. Un rischio da scongiurare in ogni modo.