In Sardegna

"Il Poetto non si tocca": 10mila iscritti in poche ore al gruppo contro il ticket (inesistente)

Poetto

 

 

CAGLIARI. "Il Poetto non si tocca, spiaggia libera". È  nato un gruppo, che in poche ore ha raggiunto 10mila iscritti (qui il gruppo). Il messaggio? "Stanno decidendo di privarci dell'unica spiaggia libera rimasta, il Poetto, per noi Cagliaritani parte integrante della nostra identità, simbolo per eccellenza di svago, relax, sole e mare. Non accettiamo vincoli, dazi, ticket, nastri di delimitazione, orari di ingresso e uscita. Unisciti anche te a questo gruppo libero, invita chiunque abbia a cuore la nostra spiaggia, ma soprattutto la nostra libertà".

Come se l'amministrazione comunale di Cagliari stesse pensando, motu propriu, di piazzare dei varchi negli ingressi della spiaggia dei Centomila e far pagare per entrare. Non è così. In nessuna circolare dell'Inail o dell'Istituto superiore di sanità c'è scritto che un ticket aiuterebbe ad arginare il contagio da coronavirus. Finora le uniche indicazioni reali arrivano dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che si possono trovare a questo link: da pagina 13 in poi le specifiche su stabilimenti balneari e spiagge libere. Libere, appunto. 

Si parla di precauzioni che si consiglia di adottare. Al Poetto come altrove. Poi sarà la Regione, eventualmente, a decidere le modalità di applicazione. E i bagnanti, che dovranno usare molto buonsenso. Certo, alcune previsioni sono surreali. E, alla prova dei fatti, risulteranno inapplicabili. Ma non riguardano solo il Poetto, è auspicabile una differenziazione territoriale (perché la Sardegna non è la Romagna con la sua riviera). Ma è certo che da nessuna parte si parli di privatizzare spiagge libere. 

Ecco il testo.

L’opportunità - offerta da tali spiagge ai fruitori - di poter utilizzare gratuitamente gli arenili, anche allestendo da sé le attrezzature (ombrellone, sdraio, lettini), se da un lato rappresenta un vantaggio per l’utenza, dall’altra può creare delle problematiche nell’attuale periodo emergenziale, in riferimento alla difficoltà nell’attuazione e controllo delle misure di contrasto del contagio, in particolare al fine di evitare assembramenti e rispettare il distanziamento sociale. In ragione di ciò, è necessario attuare innanzitutto un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione, oltre che con gli strumenti tradizionali, anche attraverso social media, volta a favorire un comportamento corretto e consapevole da parte dell’utenza. Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge, della loro localizzazione, dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge stesse, individuando quelle più idonee ed efficaci. Di seguito si riportano alcune indicazioni di carattere generale.

Per favorire l’informativa all’utenza, è necessaria l’affissione nei punti di accesso – che dovranno essere puntualmente individuati - alle spiagge libere di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), – ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo) - che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione. Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line; al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate, ove possibile. Tale modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio. Dovranno altresì essere valutate disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti. Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti. È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua.