CAGLIARI. L'emergenza Covid-19 non ha fermato donazioni e trapianti di organi e tessuti in Sardegna. “L'impatto che l'epidemia sta avendo sul nostro sistema sanitario ha sicuramente determinato un rallentamento delle attività dei trapianti e delle donazioni anche in Sardegna, in linea con quanto sta accadendo nel resto del Paese. Il buon andamento registrato all'inizio dell'anno ha subito una frenata nelle ultime settimane, ma non un arresto e il bilancio resta ancora positivo. Da gennaio ad aprile sono stati eseguiti nell'Isola 22 trapianti, sei in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, di cui 7 di rene, 3 di cuore, 11 di fegato e un trapianto combinato fegato-rene. Un risultato reso possibile grazie non solo all'organizzazione e alle grandi professionalità presenti nella nostra Isola, ma anche alla sensibilità e l'altruismo dei Sardi che hanno dato il proprio consenso alla donazione. Su questo fronte non intendiamo abbassare la guardia e continueremo a mettere in campo ogni strumento possibile per garantire un'attività indispensabile per il salvataggio di vite umane”.
Lo dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, alla vigilia della ventitreesima Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, indetta per il 19 aprile. “Un'occasione – spiega l'esponente della Giunta Solinas – che ha sempre accompagnato iniziative e progetti per informare i cittadini su questo importantissimo tema. Quest'anno, a causa delle misure per evitare la diffusione del contagio, non ci saranno attività pubbliche, ma la piazza sarà virtuale, attraverso la campagna 'Diamo il meglio di noi' promossa del Centro nazionale trapianti e a cui aderisce anche il Centro regionale trapianti della Sardegna, sempre attivo nella divulgazione e nella promozione della cultura della donazione”.