CAGLIARI. "Invoco ogni desiderata grazia per codesta Chiesa particolare e per l'intera Isola, in modo speciale per i malati e i sofferenti e per ogni situazione di maggiore difficoltà". Alla fine della lettera solo un nome: "Francesco". Ma dietro quelle parole c'è il Papa, che ha indirizzato una lettera all'Arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, in occasione dell'Anno Giubilare Straordinario nel quale si sta facendo memoria dell'arrivo del simulacro di Nostra Signora di Bonaria.
Monsignor Baturi ha espresso così il suo compiacimento per questa attenzione del Santo Padre: "È una grande notizia. Il Papa ha avuto la benevolenza di rivolgere alla nostra chiesa un saluto e una benedizione particolare in occasione del 650° anniversario dell'arrivo del simulacro di Nostra Signora di Bonaria. E' un pensiero benedicente per la nostra chiesa particolare di Cagliari e per la nostra isola. In unione con il Santo Padre noi invochiamo una "nuova visita" di Maria. Venga a visitarci ogni giorno, in ogni momento, in questa circostanza di paura e di trepidazione per il diffondersi del coronavirus. Volga su di noi il suo sguardo e ci insegni, come dice il Papa, a percorrere "la via della pace e della fraternità".
Pubblichiamo integralmente il testo della lettera.
Al Caro Fratello
Mons. Giuseppe BATURI
Arcivescovo di Cagliari
La Chiesa che è in Cagliari sta celebrando con opportune iniziative pastorali l'Anno Giubilare Straordinario, per fare memoria del 650° anniversario dell'arrivo del venerato simulacro di Nostra Signora di Bonaria. Nell'unirmi spiritualmente alla Comunità ecclesiale cagliaritana in tale felice circostanza, sono lieto di rivolgere un cordiale saluto a Lei, caro Fratello, ai sacerdoti, alle persone consacrate e all'intera Comunità diocesana, in particolare ai Padri Mercedari che custodiscono con amore la venerata icona della "Signora venuta dal mare" nel 1370.
Questa «visita» di Maria ha cambiato il volto spirituale e civile di Cagliari e dell'intera Sardegna, che la venera come Patrona Massima. Dal 1370 il Santuario di Bonaria si è andato sempre più trasformando in cittadella della preghiera, centro di azione del Vangelo, luogo di innumerevoli grazie e conversioni, caposaldo di pietà mariana, a cui guardano con fede quanti salgono all'omonimo colle. Proprio codesto Santuario è rimasto nei secoli quale memoria della grazia celeste: il monte è luogo privilegiato - secondo la tradizione biblica - di incontro con Dio, oasi di silenzio in cui ascoltare la sua voce che, come brezza leggera, parla al cuore degli umili di cuore per confortarli e farli messaggeri di speranza presso i fratelli. Possa anche oggi, all'umanità bisognosa di ritrovare la via della pace e della fraternità, parlare ancora il Signore mediante il messaggio della Madonna di Bonaria. E possano i suoi numerosi devoti renderne a tutti valida testimonianza, mediante una sempre più salda adesione a Cristo e una generosa donazione ai fratelli, specialmente i più bisognosi.
Con questo auspicio, nel ricordare con gratitudine le manifestazioni di fede vissute con la popolazione sarda il 22 settembre 2013 in occasione del mio pellegrinaggio a Bonaria, invoco ogni desiderata grazia per codesta Chiesa particolare e per l'intera Isola, in modo speciale per i malati e i sofferenti e per ogni situazione di maggiore difficoltà, mentre di cuore invio l'implorata Benedizione Apostolica.
Roma, San Giovanni in Laterano, 25 marzo 2020
FRANCESCO