In Sardegna

"Ritardi sui contributi della cultura per cambio di regolamento": l'accusa dell'opposizione a Cagliari

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CAGLIARI. Niente bando per i contributi cultura e spettacolo 2020 finché non sarà modificato il regolamento. È quanto è emerso durante i lavori della commissione Cultura del consiglio comunale di Cagliari. Tra le modifiche proposte dagli uffici i criteri per la valutazione dei progetti, l'assegnazione del budget fino a esaurimento, e non più ripartito tra tutti i progetti idonei, la premialità in base al pubblico e alla presenza di ospiti internazionali. Ecco, in sintesi, le previsioni per il futuro.

“A oggi non è ancora stato pubblicato il bando che permetterà agli operatori del settore di chiedere contributi per le attività del 2020: negli anni precedenti il documento era pubblicato a dicembre, poche settimane dopo la delibera che stanziava i fondi comunali”, dichiarano Francesca Ghirra, Francesca Mulas, Marzia Cilloccu e Camilla Soru, consigliere di opposizione della commissione Cultura.  “Oggi scopriamo che l'assessora Paola Piroddi intende aspettare per modificare il regolamento e i criteri per assegnare i contributi, ma in questo modo i tempi si allungheranno parecchio. Oggi, inoltre, ci è stata presentata una bozza con le modifiche che questa Giunta intende approvare: si tratta di una proposta che cambia in maniera sostanziale il modo di ripartire le somme, mentre non semplifica la parte sulla rendicontazione, quella più complessa e problematica”.

“I criteri di valutazione”, denunciano le consigliere, “sarebbero accorpati e tra i fattori di riferimento sarebbero introdotte alcune novità, tra cui la presenza di personalità di rilievo nazionale o internazionale tra gli ospiti, la capacità di promuovere il territorio con ricadute economiche e turistiche, il numero pregresso di edizioni continuative, i riconoscimenti ottenuti e il numero di spettatori. Criteri che farebbero pensare più a un bando del turismo che della cultura. I contributi poi non sarebbero più ripartiti su tutti i progetti ritenuti idonei in maniera proporzionale, ma assegnati in ordine di graduatoria, proporzionalmente al punteggio complessivo ottenuto e sino a esaurimento del budget.”

“Non sfugge la volontà dell'amministrazione di concentrare i contributi su pochi grandi eventi, a scapito di tutto il tessuto culturale che anima la nostra città. Abbiamo chiesto che gli uffici ci facciano avere una proiezione di cosa accadrebbe se i contributi venissero erogati con queste nuove regole. Ci batteremo con tutte le nostre forze perché queste modifiche non diventino realtà. E confidiamo che il mondo degli operatori della cultura e dello spettacolo faccia sentire la sua voce”.