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Ciclismo, Aru è pronto per la Vuelta di Spagna: ¡Buena suerte, Fabio!

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NÎMES. Ancora una Vuelta. La numero 72, per l'esattezza. Parte oggi con i 13,7 chilometri della crono a squadre di Nîmes - la "Roma francese", con il suo Anfiteatro e la sua celebre Maison Carrée - la terza corsa ciclistica più importante al mondo: dopo il Tour de France (1903) e il Giro d'Italia (1909), la Vuelta a España, nata nel 1935, è il più giovane dei tre giri.

L'arrivo, dopo 21 tappe, il 10 settembre a Madrid. Bisognerà attendere la quarta tappa di martedì 22 perché il torpedone della Vuelta arrivi in Spagna. Una Spagna ancora ferita dagli attentati terroristici di giovedì scorso sulle Ramblas di Barcellona. La quarta frazione della corsa arriverà a Tarragona, pochi chilometri più a nord di quella Cambrils scossa dall'altro attentato delI'Isis in terra spagnola, sventato dalle forze dell'ordine a poche ore di distanza dalla strage di Plaza de Catalunya.

Il passaggio della corsa - così come quello del Tour lo scorso anno, all'indomani della strage sul lungomare di Nizza nel giorno della festa nazionale francese - avrà il compito importante di aiutare la Spagna a far ritorno alla normalità.

In palio c'è la maglia rossa, el maillot rojo, apparsa per la prima volta nel 1945 e dal 2010 casacca del leader della classifica generale. A strapparla dalle spalle del colombiano Nairo Quintana, protagonista di una prestazione decisamente opaca al Tour, c'è il campione villacidrese Fabio Aru. Il "Cavaliere dei Quattro Mori" - vincitore dell'edizione 2015 e reduce da un ottimo quinto posto alla Grande Boucle - guiderà il team kazako dell'Astana. "Vedremo come sarà la mia condizione - commenta in un video pubblicato nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook - dopo il Tour ho riposato un po' e non vedo l'ora che inizi questa nuova avventura. È una corsa che amo particolarmente". Per l'Astana partenza prevista alle 18:18. ¡Buena suerte, Fabio!