NUXIS. Dopo la prima campagna di scavo nella grotta di Acquacadda a Nuxis e la sua apertura al pubblico, ecco che quel magico luogo diventa il set perfetto della prima mostra fotografica dal titolo “Dig in Acquacadda". L'appuntamento è per venerdì 20 dicembre, alle 18, quando all'interno della grotta si potrà ammirare il racconto per immagini, che amplifica l’attività di divulgazione e accessibilità del dato scientifico: "Grazie alla mostra fotografica sarà possibile, anche per chi non può accedere alla grotta, vedere e apprezzare quanto fatto durante il mese di settembre scorso", dicono i curatori Federico Porcedda, Marco Cabras e Riccardo Cicilloni. Dopo l'inaugurazione l’esposizione si sposterà e sarà itinerante.
Le attività di scavo e ricerca sono state rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si sono svolte con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna. Le operazioni di scavo sono previste anche per le annualità 2020 e 2021, mentre le attività di ricerca e analisi dei dati di scavo sono in corso in queste settimane.
Il sito preistorico della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta Prof.ssa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari.
La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti la nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame, e poi del Bronzo, effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. La manifestazione e la mostra sono state realizzate grazie al contributo di Regione e Assessorato del turismo, artigianato e commercio.