In Sardegna

Quartucciu, il mistero dei resti umani trovati nel canneto: corpo ancora senza nome

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QUARTU. È passato più di un anno ma è ancora senza nome il corpo ritrovato a luglio del 2018, semi carbonizzato, nelle campagne di Su Petzu Mannu, fra Quartucciu e Selargius. Indagini, analisi sui resti: tutto fatto, ma il mistero resta. Neanche l’esame del Dna è servito a dare un’identità a quel corpo, irriconoscibile, trovato nel canneto vicino alla 554, dopo un incendio.

Il caso, fin dall’inizio nelle mani del Commissariato di polizia di Quartu, è andato avanti con indagini incrociate sulle tante scomparse denunciate negli ultimi anni in Sardegna. Sembrerebbe però escluso, secondo le ipotesi investigative, che quel corpo possa appartenere a un uomo del posto, tra quelli scomparsi nell'Isola.

Il ritrovamento, fatto da un gruppo di volontari del Nos (l’associazione di protezione civile), nei primi mesi aveva lasciato col fiato sospeso i familiari di Luca Congera, il pescatore scomparso da Quartu a metà marzo e per il quale si era ipotizzato anche l’omicidio. Quei resti, però, non erano suoi: a confermarlo il verdetto del Dna che aveva escluso ogni dubbio (QUI LA NOTIZIA).

Il cadavere di Congera, poi, era stato trovato, dopo alcuni mesi, appeso a un traliccio in una stradina accanto a via Fiume a Quartu. Da quel momento in poi più nessuna notizia ufficiale su quello scheletro venuto alla luce tra gli arbusti bruciati nel canneto di Quartucciu. E dopo un anno sembra che il mistero sia destinato a rimanere tale.