In Sardegna

Insegnanti in marcia a Cagliari: "Non vogliamo lasciare la Sardegna". La promessa dell'assessore

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CAGLIARI. Questa mattina un centinaio di insegnanti ha manifestato in corteo da via Po fino alla sede dell'assessorato regionale all'Istruzione per chiedere all'assessore Giuseppe Dessena di fare da portavoce con il Governo e permettere agli insegnanti di rimanere in Sardegna seppur titolati. 

È trascorso un anno da quando sindacati e uffici scolastici regionali avevano trovato un accordo per l'anno scolastico 2016/2017: i prof potevano rimanere in Sardegna assegnati provvisoriamente alle scuole come insegnanti di sostegno per i posti in deroga. Ovvero quelli che ogni anno ad agosto vengono assegnati dagli uffici scolastici in aggiunta all'organico di diritto e che nel caso del sostegno sono tantissimi. Questo accordo quest'anno non è ancora stato raggiunto per effetto delle norme attualmente in vigore del ministero, per questo circa cento insegnanti si ritroverebbero a lasciare l'Isola e quindi anche spesso coniuge, figli, parenti con gravi problemi di salute.
 
"Chiediamo che si possano utilizzare sul sostegno docenti senza titolo di specializzazione, esattamente come l'anno scorso e quindi alla Regione che intervenga presso il ministero affinché venga data la possibilità al direttore regionale di essere più elastico sulle norme- ha spiegato Andrea De Giorgi dirigente dei Cobas Scuola - sappiamo che la maggior parte dei docenti rimarrà fuori e questo è drammatico, diventa impossibile pagare un affitto con uno stipendio, mutui da pagare in Sardegna e spesso figli a carico".
 
Questa per gli insegnanti sarebbe l'ultima spiaggia, e questa mattina una delegazione di insegnanti ha incontrato l'assessore regionale all'Istruzione Giuseppe Dessena. "L'assessore ha preso l'impegno e nei giorni scorsi ha informato il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione - ha spiegato De Giorgi - la questione è bloccata da due clausole del contratto collettivo nazionale, una risale al 2007, l'altra al 21 giugno 2017. Qualche segnale di apertura ci può essere. Noi oggi siamo andati via con la speranza che ci possa essere uno spiraglio".