CAGLIARI. “Una notizia negativa, un grave danno di immagine per l’intera Sardegna, una notizia che ci lascia senza parole, non è stato possibile fermare questa decisione”. Così i consiglieri regionali Piero Comandini del Pd, Michele Ciusa del M5s e Stefano Tunis, di Sardegna 20Venti commentano l’espulsione del Parco Geominerario della Sardegna dalla Rete mondiale dei Geoparchi dell’Unesco.
Diverse le posizioni sulle responsabilità della bocciatura. Secondo Comandini "Le colpe possono essere diverse, dettate magari dalla mancanza di unità da parte dei comuni, da parte anche dei vertici”. Ma sempre secondo l’esponente del Pd: “Questo non è il momento di ricercare le colpe”. “Il dottore del parco era stato avvisato di questo rischio”, tuona Ciusa, “la colpa è di chi è a capo del parco”. Tunis punta il dito contro la vecchia Giunta regionale: ”Questa è una delle eredità, tra quelle più pesanti, che abbiamo ricevuto dalla Giunta Pigliaru”. Tutti propongono una soluzione. Comandini ha detto che: “Dobbiamo riportare tutti a un grande senso di responsabilità, lo dobbiamo ai lavoratori, alle comunità e alle generazioni future”. Ciusa pensa subito ai posti di lavoro: “Bisogna iniziare a salvaguardare i posti di lavoro, questa uscita dell’Unesco avrà delle brutte ricadute sul territorio”. “Bisogna spingere il parco a ragionare sulla sua reale vocazione”, ha detto Tunis, “meno cinema e più attività di gestione, bisogna convocare il management che è stato carente e valutare il modo di dare al Geoparco una guida adeguata”.