Gli scavi a Mont'e Prama? Servono soldi per continuarli: parla la direttrice del polo museale Giovanna Damiani
CAGLIARI. Perché gli scavi nel sito dei Giganti di Mont'e Prama non riprendono? A chiederlo con una interrogazione, qualche mese fa, è stato il deputato sardo di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda. Allora ministro della Cultra era Alberto Bonisoli. "Purtroppo non c'è stata alcuna risposta ma la materia non mi sembra difficile", spiega il parlamentare, "Bisogna dire se c'è o no la volontà politica di investire su un sito di accertata valenza archeologica e culturale" continua Deidda facendo riferimento a quanto scoperto dal geofisico, Gaetano Ranieri, e dall’archeologo, Raimondo Zucca. Lì, nel Sinis, potrebbe esserci una megalopoli.
"Se è vero che dallo studio commissionato dalla Regione è stata rilevata la presenza di oltre 60.000 anomalie, tra le quali, sono stati individuati, precisamente, corpi di varie dimensioni, squadrati e tondeggianti, ci pare necessario approfondire e chiedere un investimento perché l'area di Mont'e' Prama potrebbe rappresentare un tesoro archeologico di livello mondiale", ribadisce ora Deidda. "Per questo motivo, visto il ritrovato interesse generale sul sito e vista la manifestazione che si terrà domenica proprio a Cabras, nel sito di Mont'e Prama, mi appello al neo ministro Dario Franceschini che sia una risposta al quesito".