In Sardegna

Controllori accusati di razzismo sul bus, il Ctm: "Video in Procura, no a processi sul web"

CAGLIARI. "Considero inaccettabile la violenza verbale o la pretesa che un post scritto in tre minuti valga quanto una sentenza della Cassazione, con intimazione a un’azienda pubblica di assumere iniziative disciplinari, comminare sanzioni e infliggere esemplari punizioni". Roberto Murru è il presidente del Ctm. A Cagliari, a bordo di un bus dell'azienda che lui guida, è stato girato il video pubblicato da YouTg.net e diventato un caso nazionale: i controllori sono accusati di razzismo dai passeggeri perché avrebbero preso di mira uno straniero che, a loro dire, non aveva timbrato il biglietto quando, secondo chi era a bordo, non gli avrebbero dato il tempo di farlo. Centinaia di migliaia di persone hanno visto quelle immagini, rilanciate da tutte le principali testate web italiane. Murru spiega e annuncia: "No a processi sommari sul web, mandiamo tutto in Procura", mentre difende l'operato dei dipendenti dei "verificatori", già ricostruito in un comunicato dell'azienda. Sotto l'intera nota del presidente del Ctm.