CAGLIARI. Lo avevano promesso, ora è arrivata l'ufficialità: i pastori sardi marceranno su Cagliari il prossimo 2 agosto. E lo faranno in migliaia, con cavalli e pecore sfilando per le vie del centro fino ai portici del Consiglio regionale. Dopo le riunioni dell'ultimo mese a Pattada, Semestene, Sardara e Tramatza il movimento guidato da Felice Floris porta nuovamente la protesta dei pastori nel cuore della politica isolana. Un malcontento esasperato dalle tante criticità che stanno colpendo in questi ultimi anni il settore ovicaprino isolano: "Con il latte che continua ad essere pagato circa 50 centesimi al litro - denuncia da mesi il movimento - non siamo più in grado di mantenere il nostro bestiame. Adesso abbiamo davvero bisogno di aiuto: chiediamo un intervento pubblico immediato per salvare le greggi, ricordando che i nostri animali giustificano l’esistenza di un assessorato all’Agricoltura con oltre 3000 dipendenti. Chiediamo al governo nazionale l’immediato riconoscimento dello stato di calamità naturale su tutto il territorio regionale e al governo regionale l’immediata applicazione dei benefici conseguenti".
