CAGLIARI. Red Bull sotto accusa per uno spot. La celebre bevanda energetica finisce sotto accusa da parte di Alessandro Congiu, segretario del sindacato Fsp Polizia di Stato a Cagliari per una pubblicità che metterebbe su parti contrapposte la polizia violenta e i cittadini vogliosi di libertà: "Siamo esterrefatti dopo aver visionato l'ultimo spot diffuso in Italia: uno spot", accusa Congiu, "che criminalizza gratuitamente l’operato delle forze dell’ordine facendo passare un messaggio che stravolge non solo la realtà poiché non corrisponde ai sentimenti dei cittadini italiani, ma offende gli uomini e le donne in uniforme delle Forze di Polizia civili e militari che con un durissimo lavoro quotidiano garantiscono la sicurezza nel nostro paese".
Nel video i poliziotti caricano i manifestanti con violenza. Invece, spiega Congiu, "gli operatori di Polizia lavorano in condizioni di disagio, tant'è che da poco tempo anche ai carabinieri sono stati riconosciuti i diritti di associazione sindacale che fino all'anno scorso erano negati. Vedere un filmato dove poliziotti reprimono il dissenso con la forza, e addirittura provino piacere e soddisfazione a impedire la libera manifestazione del pensiero rappresenta un messaggio di pubblicità televisiva che respingiamo con forza. Questa non è satira. Questa è istigazione all'odio contro le forze dell'ordine", conclude rappresentante dei lavoratori in divisa, " che non si meritano questa infamante e ironica parodia politica. Noi rimarremo sempre fuori dalla Politica e difenderemo sempre le Istituzioni che rappresentiamo: ma chi difende i difensori?"